Sergio Mattarella, siciliano di Palermo, si è insediato quale Presidente della Repubblica.


Il Presidente Mattarella, nel suo discorso di insediamento, ha ricordato tutti gli italiani. Anche quelli che sono in difficoltà serie, in ambasce, che non riescono ad arrivare a fine mese, che hanno perso il lavoro o che non ne trovano uno, le vittime del nazi-fascismo.

L'augurio, essendo quello siciliano un popolo fiero e orgoglioso, è che questa volta le parole non rimangano buoni auspici e macchie d'inchiosto su un foglio di carta.

Da Mattarella tanti si aspettano che difenda la Costituzione, lui ex giudice della Consulta, dagli assalti che da qualche anno sono in corso. Lo stravolgimento della Carta Costituzionale non può passare come "riforma". I giochi di parole li lasciamo ai cittadini intellettualmente più indifesi che bevono con l'imbuto la becera propaganda dei giornali di partito.

E' necessaria maggiore attenzione ai cittadini, al lavoro (ma non solo a togliere i diritti ai lavoratori bensì a creare lavoro mediante investimenti strutturali che non si fanno da tempo), alla scuola e alla ricerca (quella italiana era un tempo la migliore scuola d'Europa e del mondo), alla Sanità (devastata negli anni in favore dei privati), al trasporto pubblico, alla riduzione delle tariffe di acqua, gas e luce (aumentate in modo esponenziale negli ultimi anni).

In Italia sembra che gli unici problemi siano la riduzione di pena a Berlusconi (vien da pensare che solo Cuffaro e Corona abbiano subito la giusta scure della "Giustizia"), le banche, i partiti, la TAV e i manganelli spalmati sui cittadini. I cittadini, ecco,  buoni solo a pagare le tasse e a prendere manganallate. Nessun diritto di critica, di parola, di pensiero.

Ecco cosa sembra oggi l'Italia: una finta democrazia.

La gente ha riposto grande fiducia nel nuovo Presidente della Repubblica Mattarella. I presupposti per non rimanere delusa ci sono. Vedremo.

Mattarella è il primo Presidente siciliano, di Palermo. Le aspettative dei siciliani sono forti. L'isola, terra bellissima, potrebbe sostenersi solo col turismo (arte, cultura, storia, paesaggi, gastronomia, mare, l'Etna) eppure langue strangolata da anni ed anni di politica inefficiente. Speriamo qualcosa, adesso, possa cambiare.

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