Questo è uno dei motivi per cui si è deciso di non scrivere più sui media italiani: vivono in un mondo diverso dal nostro. Raccontano fatti, e in modalità poco chiare, che sembrano appartenere ad un'altra realtà.
Forse perché devono rispondere a gruppi e interessi di potere. Forse perché la linea editoriale politica non consente di scrivere ciò che si vuole. Forse perché lo spirito critico nelle testate giornalistiche è venuto a mancare da tanto tempo. Amen.
E così ci tocca sentire dai tg, e leggere sui giornali, roba come "Elezioni in Russia", "Plebiscito per Putin", "A Putin il 90% delle preferenze".
Ad onor del vero la notizia è che abbia avuto solo il 90% delle preferenze. Avrebbe anche potuto azzardare qualcosa in più. Tanto cosa cambia?
Mai sentito di "elezioni" più fasulle e più inutili se non quando Napoleone - dopo aver preso le sue decisioni - chiedeva il voto popolare (che era inutile).
Ed è questo il punto. Il voto - dice la Treccani - "Scelta compiuta per un libero atto della volontà". E in Russia la libertà non esiste. E' una dittatura di un solo tiranno al comando. Semplice.
Sicuramente ci sono cittadini russi che sostengono Putin ma che siano il 90% è piuttosto difficile da credere.
Votare con guardie armate che entrano nella cabina elettorale per controllare (violazione palese del diritto al segreto dell'urna), urne diverse per espressione del voto (insomma in base all'urna si capische a chi vada la preferenza), rischio di prendere una bella quantità di legnate se non si vota Putin, militari casa per casa per far votare, voto online privo di controlli e garanzie.
E' questa la libera espressione delle scelte del popolo? Ma dai: solo i filorussi e i putiniani possono accettare questo schifo.
Sostenere una dittatura sanguinaria e soffocante come quella di Putin, nel 2024, è porsi al di fuori dalla Storia oppure entrarne a far parte nel peggiore dei modi.
La pagliacciata russa è la dimostrazione di cosa, in nome della Democrazia e della Libertà, non andrebbe mai fatto. Una sceneggiata ridicola per lasciare il potere nelle mani di un dittatore.
Ecco perché la Storia andrebbe studiata più a fondo già a scuola. Peccato, che nelle scuole italiane se ne studi sempre meno.
Un popolo che non sa e che non conosce vive della becera propaganda dei politici. E, in fondo, la politica di bassa qualità è frutto di un popolo ignorante.
Staff
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