Pagina 1 di 6
Le radici dell’Europa affondano nella civiltà greca, nel diritto romano e nella fede cristiana. C'è stato uno scambio culturale con l'Islam ma è un contributo esterno e, dunque, è sbagliato parlare di radici islamiche. Quando si parla di “radici dell’Europa”, si affronta un tema tanto storico quanto identitario. Non si tratta semplicemente di tracciare un albero genealogico culturale, ma di comprendere quali valori, idee, istituzioni e visioni del mondo abbiano dato forma, nel corso dei secoli, a ciò che oggi chiamiamo “civiltà europea”.
In tempi recenti, alcune interpretazioni marginali hanno cercato di enfatizzare l’influenza di civiltà esterne – come quella islamica – nella formazione dell’Europa. Ma un’analisi seria e storicamente fondata conduce a una conclusione netta: le radici dell’Europa affondano nella civiltà greca, nel diritto romano e nella fede cristiana.
Sono queste le colonne portanti che, nei secoli, hanno definito il pensiero, le istituzioni, la cultura e perfino l’anima del continente.
1. La Grecia: la nascita della ragione
La prima radice è Atene. La Grecia antica non ha solo inventato la democrazia, ma ha gettato le basi della filosofia, della logica, della matematica e della scienza come esercizio razionale. Platone, Aristotele, Socrate, Eraclito: sono nomi che non appartengono solo alla storia del pensiero, ma che hanno forgiato il modo stesso in cui l’Europa ha imparato a interrogarsi sul mondo e sull’uomo. La centralità della logos, del ragionamento, è un tratto originario europeo.
L’educazione classica, dal Medioevo all’età moderna, è rimasta saldamente ancorata ai testi greci (spesso nella loro rielaborazione latina), e ha continuato a influenzare fino a oggi le scienze umane e naturali.
Clicca su Succ. o su 2 per leggere la pagina successiva
