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Nessuna prova che il caso descritto, in modo poco approfondito, di passaggio del Covid da gatto a uomo sia realmente accaduto.
La notizia sui media è scritta con mille precauzioni e verbi al condizionale. 




Si continua a cavalcare l'onda del Covid e della paura.

Cosa è accaduto? Secondo quanto riportato dai media sarebbe accaduto un fatto alquanto strano. Verificare la notizia e approfondire, però, ormai è tempo perso. Bisogna spararle grosse e farlo in fretta perché internet chiede velocità.




In Thailandia, qua dietro l'angolo insomma, una veterinaria sarebbe stata contagiata con il Covid da un gatto che le avrebbe (usiamo il condizionale ma nel nostro articolo ci sta) starnutito in faccia.

Il gatto vivrebbe (condizionale n. 2) in una famiglia i cui membri sarebbero (condizionale n. 3) tutti contagiati dal Covid.




A questo punto, però, il cronista dovrebbe porsi qualche domanda (e cercare risposte) invece di sparare una serie di condizionali e titolare come "Caso documentato di passaggio del Covid da gatto a essere umano".

Qui, di "documentato", c'è molto poco. Si parla di uno studio thailandese ma da prendere con le molle.

Domande da porsi: 1) il gatto ha davvero il Covid? 2) Di quale variante si tratta? 3) Il veterinario che sarebbe stato (condizionale n. 4) contagiato indossava la mascherina FFP2? 5) Siamo sicuri che il veterinario non fosse già ammalato? 6) La variante che ha contagiato il veterinario è la stessa che ha contagiato il gatto? 7) Il veterinario era vaccinato?

Insomma di questo "caso documentato" non si sa poi così tanto se non uno studio che andrebbe verificato anche da istituti occidentali per cui poco allarmismo e non preoccupatevi se avete gatti in casa.

E' molto più probabile che possa essere l'essere umano a contagiare il gatto che non il contrario.

Non abbandonate i vostri animali domestici e non fatevi prendere dall'ansia. Non è niente di allarmante.

Staff




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