Vogliamo ancora ascoltare favole da parte di politici? Il Governo Conte ha già fallito due volte - una con la Lega e una con il PD (quali strategie politiche abbiano in comune Lega e PD lo sa soltanto il M5S che ha mostrato una notevole incoerente capacità di trasformismo che neanche nella prima repubblica si vedeva, ndr) - e, dunque, qualcuno ci spieghi perché dovremmo sorbirne un altro.
In Italia più si fa male e più si vuol continuare.
Vediamo un po':
- vaccini che non arrivano e ritardi non spiegati;
- contratti con le farmaceutiche con penali non applicabili (su ritardi trimestrali e non settimanali come riferito da una trasmissione tv di approfondimento giornalistico);
- minacce di azioni legali per vaccini non ancora forniti (e dunque sul nulla come riferito da una trasmissione tv di approfondimento giornalistico);
- lavoratori senza tutele o a cui è stata data elemosina (come gli autonomi e le partite Iva);
- lavoratori in attesa da mesi della cassa integrazione;
- il bazooka finanziario che doveva sostenere le imprese e che non ha mai sparato un colpo;
- i "mai col PD" per fare un governo insieme;
- gli attacchi all'Europa per diventare europeisti;
- i ristoranti e i bar costretti a chiudere le sera senza un motivo plausibile;
- locali notturni e discoteche sull'orlo del fallimento poiché strumentalizzati come "luoghi" di contagio" ma ovviamente è una fake news;
- 400 milioni e rotti di euro per banchi a rotelle inutili;
- scuole chiuse;
- aziende chiuse per sempre;
- negozi chiusi per sempre;
- ristoranti chiusi per sempre;
- ristori assolutamente insufficienti;
- teatri e cinema chiusi con migliaia di lavoratori volutamente non supportati dallo Stato;
- nessuna tutela e nessuna garanzia sanitaria per docenti, personale della scuola e studenti;
- tardivi - ancora da verificare - potenziamenti dei trasporti urbani per gli studenti della scuola.
Dunque il Conte bis è stato un vero successo. Basti fare un giro per le città a guardare i negozi o dentro i centri commerciali in cui si batte una fiacca micidiale mentre la paura di dover chiudere, e veder svanire gli investimenti, attanaglia i proprietari delle attività che da oltre una settimana assistono, invece, alla compravendita, non dei calciatori per il calciomercato, ma dei senatori per dare una maggioranza al Governo in Senato.
Non ci sono veri scenari alternativi per la crisi di Governo. L'unica strada praticabile è quella di un Governo temporaneo per gli affari correnti, la gestione della pandemia e i fondi europei che porti l'Italia al voto entro aprile/maggio. Nessuno dei membri del Governo attuale è necessario. Visti i successi raggiunti possono benissimo essere sostituiti.
Ovvio che, dopo aver votato il taglio del numero dei parlamentari, i partiti non vogliano tornare al voto e indichino nella strada maestra quella dell'ennesimo papocchio inutile ossia un Governo di Unità Nazionale. Non ha mai funzionato.
Andiamo a votare. Liberiamoci del fardello, cancelliamo l'infausto spreco che è il Reddito di Cittadinanza (rimoduliamolo come prestito da restituire allo Stato oppure la persona che lo percepisce lavora per il Comune di residenza) e basta fondi inutilmente elargiti, investiamo davvero nel lavoro e non in bonus e prebende insufficienti e inutili.
Il Paese non ha solo il problema del Covid 19: ha una esigenza molto più importante. Serve una strategia politica: un piano preciso di cosa dover fare. Da anni l'Italia sembra una barca in balìa delle onde.
Due sono le cose da fare, non mille: gestione della pandemia e tutelare economia e lavoro.
L'unico a poter far finire questo orribile spettacolo dei Governi ribaltone e delle alleanze posticce è il Presidente della Repubblica Mattarella. Speriamo che ci dia la possibilità di votare: lui stesso aveva detto già al Conte bis che non avrebbe accettato maggioranze, diciamo, ballerine.
L'Italia ha bisogno di un Governo solido, forte, deciso: non uno che ci dice che a pranzo nei ristoranti il virus non c'è ma, invece lo si trova a cena. Non uno che ci dice che il Covid 19 si trova al cinema ma non nelle aule pollaio colme di studenti nelle scuole; non uno che ci dice che le discoteche devono star chiuse ma i supermercati possono essere stracolmi di persone.
La gente è stanca di dover stare chiusa in casa, subire restrizioni e poi dover sentire ogni giorno che in RAI si lavora per consentire il pubblico - in sicurezza - a Sanremo. Non capiamo: a Sanremo si potrà avere pubblico ma bar, ristoranti, cinema, teatri, locali di musica dal vivo devono star chiusi da mesi e mesi? Non si può farli lavorare dunque?
Gli italiani sono stanchi di decisioni incomprensibili e non spiegate con dati scientifici.
Andiamo a votare e cambiamo aria. Qualunque cosa sarà meglio.
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