Zona Rossa durante le festività. Al peggio non c'è fine. Chiudere ristoranti, bar e locali, considerato che i contagi non sono diminuiti, non è stata una scelta vincente. Chiudere tutto durante le feste può essere anche peggio.
Continuare a ripetere che "uno spritz con gli amici in meno non è un dramma", "una pizza in meno non fa niente", "un film al cinema in meno si potrà recuperare" è una enorme sciocchezza. Diciamolo pure e vi si spiega il perché visto che tanti non hanno ancora capito.
Il problema non è lo spritz, l'aperitivo, la pizza con gli amici. Chiudere tutto significa non solo bloccare le attività di ristoranti, bar, pizzerie, locali notturni, disco bar, cinema, teatri e tutto ciò che riguarda il divertimento e lo svago.
Il fatto che i contagi siano aumentati, che si sia passati a giocare con le fasce colorate per le regioni, che si discuta di chiudere tutto a Natale, in fondo, dimostra una cosa: non erano i locali il luogo in cui le persone potevano essere contagiate dal Covid 19.
Tutta la propaganda politica messa in piedi per demonizzare i locali si è rivelata una grande enorme fake news (di quelle che la politica dice di voler combattere). Questa politica, dunque, non è più credibile. Si deve affrontare il cambiamento vero.
Chiudere i "locali" non vuol dire solo far "rinunciare" ad una pizza con gli amici e ad attimi di svago.
Significa privare migliaia di persone del loro lavoro e molti di loro non hanno avuto ristori. Camerieri (spesso a chiamata dunque senza cassa integrazione), baristi, dj, guardie per la sicurezza, ragazze immagine, grafici, addetti al marketing e alla comunicazione, pr, fornitori di bibite, fornitori di bevande e di cibi, pizzaioli. Ci sono, insomma, migliaia di persone che non stanno lavorando più da mesi. Per non parlare delle migliaia di euro di affitto che i gestori dei locali devono versare ogni mese.
Quella di poter preparare cibi da asporto è una sciocchezza enorme perché i costi non si coprono. Quante pizze dovrebbe riuscire a vendere ogni sera una pizzeria? A chi, se tanta gente non sta lavorando e tanti non stanno spendendo neanche per i regali di Natale. E' aumentata la propensione al risparmio: significa che la gente non si fida delle pseudosoluzioni proposte dalla politica.
Quando il risparmio aumenta vuol dire che non c'è fiducia nel domani.
E non è dato sapere come si possa avere fiducia in chi prima decide per il cashback di Natale (con extra bonus) spingendo gli italiani ad uscire di casa per andare a far compere per poi, il giorno dopo, decidere di chiudere tutto e fare zona rossa.
Come la gente possa avere fiducia in una politica che cambia idea giorno dopo giorno è un mistero.
Da ricordare che non c'è solo il Covid 19. Anche l'influenza stagionale, come sempre ha fatto, miete le sue vittime. Non se ne parla. Tutto qua. Come non si parla più di morti per incidenti stradali, tumori, incidenti sul lavoro, infortuni e fatalità. In Italia si muore solo di Covid 19 o questo è quello che si vuol far credere. Forse qualcuno ha interesse a mantenere il popolo nella paura. Si sa che quando la gente ha paura si lascia comandare più facilmente.
Se il popolo, inoltre, è pure ignorante allora per i politici è una manna dal cielo. E non conta se il politico sia o meno ignorante: avrà sempre lui la possibilità di decidere.
E così una pizza o uno spritz in meno non fa niente. E gli allocchi bevono le sciocchezze con l'imbuto.
I ristori? Quali? Per chi? Una tantum? I ristori devono esserci per tutti e devono essere immediati (non dire "ristoro di maggio" che viene pagato ad agosto perché in mezzo ci sono anche giugno e luglio e la gente deve vivere). Anche per quelle categorie che hanno perso il lavoro a marzo e non hanno più lavorato. Penso a tanti dj, camerieri, addetti alla comunicazione, social media marketer, grafici che non lavorano più da quando i locali sono chiusi.
Rendere tutta Italia "Zona Rossa" durante le festività può essere davvero il colpo di grazia per molte attività commerciali che non riapriranno più. Interessa a qualcuno o solamente a chi ruota intorno a quelle attività?
Il che fa venire un dubbio: chi decide le chiusure conosce il mondo delle aziende? A Roma sanno come si lavora in un locale, in ristorante o in un disco bar? Hanno idea di quante persone siano rimaste senza lavoro?
Non si spiegano certe scelte visto che i contagi sono sempre aumentati mentre i locali erano chiusi.
La vicenda del Covid 19 ci insegna una cosa: bisogna votare anche persone che conoscano il mondo dell'impresa, delle attività commerciali, il mondo del lavoro. Che sappiano cosa significhi alzare ogni mattina una saracinesca e aprire le porte della propria bottega.
La politica deve trovare soluzioni adeguate e non improvvisare scorciatoie. I banchi a rotelle per la scuola sono l'esempio. Miliardi spesi inutilmente quando il problema è il numero di ragazzi all'interno delle classi (che rimarrà invariato con i banchi tant'è che la scuola è chiusa) e all'interno degli autobus. Invece di spendere soldi nei banchi si sarebbe potuto installare un purificatore d'aria in ogni aula di ogni scuola. Il costo sarebbe stato comunque inferiore rispetto all'acquisto, a prezzi incredibili, di decine di banchi per ogni aula.
Un po' come la notizia che arriveranno i vaccini ma non ci sono siringhe sufficienti e, quelle che sono state scelte, pare - come scritto da diversi media e ripetuto da programmi tv - non sono in produzione. Qualcuno sostiene che non saranno disponibili prima di maggio 2021.
Chiudere tutto è come quando nello sport, nel baseball ad esempio, una squadra perde la partita per "manifesta inferiorità". Vuol dire che non si sa far fronte ad una situazione con soluzioni adeguate.
Non ci rimane che sperare nelle tanto vituperate elezioni anticipate.
Tanto odiate ma, mai come adesso, tanto desiderate.