Va bene. Noi di Assud siamo nostalgici del vecchio puro rock anni '70 e siamo "politicamente scorretti" e contrari all'ossessione dilagante per il politicamente corretto e per l'uso ipocrita delle parole.
Non ci piacciono le band di ventenni che niente hanno da dire e niente hanno inventato e niente inventeranno riguardo il rock. Non ci interessano proprio e neanche le citiamo tanto non hanno bisogno del nostro giudizio o del nostro parere. Presto, probabilmente, saranno fagocitate anche loro dai discografici. Raggiungere il successo è merito di chi vuole fartelo raggiungere. Mantenerlo, vedremo.
Non ci interessa più una ex band rock famosissima da quando ha cambiato la scaletta dei brani perché - quelli che per decenni sono state "bandiere" - oggi non sono "politicamente corretti". Ah, ma da quando il rock è politicamente corretto? Da quando il rock non è trasgressione?
Ecco, di trasgressione in queste pseudo rockband giovanili non se ne vede neanche un po'. Non sanno neppure cosa sia la trasgressione.
E se non capite, si voi lettori, che sono i discografici ad imporvi queste band come se fossero la rivoluzione allora il problema è solo vostro. Forse non conoscete il vero rock. Forse siete solo troppo giovani e non conoscete altre band di qualche anno fa.
A noi che siamo cresciuti a pane e Led Zeppelin, Deep Purple, Iggy Pop, Ac/Dc, Pink Floyd, Jethro Tull, Ramones, Uriah Heep, Motorhead, Kiss, The Doors, e tantissime altre band (dal rock al metal e non solo sia chiaro) le band di oggi, fatte da ragazzini viziati della parte "bene" della città, non la danno a bere. Dov'è il loro rock?
Il rock ce l'hai nell'anima non perché il tuo manager e la casa discografica ti pubblicizzano come rocker. Ed essere rock non vuol dire andare sul palco a torso nudo (cosa già fatta migliaia di volte in passato). Il vero rocker non vuole stupirti e basta: è la sua stessa vita a stupire.
Conosciamo rockers che suonano nei locali di Catania e Vicenza che vivono una vita più rock di certe rockband italiane diventate famose grazie all'esposizione mediatica.
Il rock è uno stile di vita, un mood, un modo di affrontare la vita con stile e pericolo non trastullandosi nella bambagia (se capite) e puoi essere rock anche se insegni letteratura alle scuole superiori.
Non si è rock soltanto a parole o perché nella band si strimpellano un paio di chitarre elettriche. Capirai.
Va bene, i gusti son gusti ma se non avete gusto non è colpa nostra.
Staff
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