Scrivo in prima persona perché è il mio ricordo personale.
Ozzy Osbourne è stato la ragione per cui ho preso una chitarra elettrica e ho cominciato a suonare. Per me, per diletto.
Sono sempre stato affascinato dal rock ma la mia tendenza è più verso l'heavy metal: Iron Maiden, Ac/Dc, Led Zeppelin, Motorhead e altre band che con le loro voci e le loro chitarre, hanno caratterizzato gli anni '70 e '80. Quando i cantanti erano cantanti e non sognavano neppure di usare l'autotune. Quando i rocker erano uomini veri. Oggi mi viene il voltastomaco quando vedo alcuni cantanti italiani.
Ozzy era un vero duro e l'essersi preparato per il concerto dello scorso 5 luglio (che comporta impegno fisico non indifferente) nonostante la grave malattia ne è stata la dimostrazione.
Ozzy, come pochi altri, non era solo un cantante. Era un essere trascendentale. Un uomo dotato di un carisma, e di una capacità di fascinazione, unico. Ozzy riempiva lo stage da solo e trasmetteva energia solo con lo sguardo. Trovatemi un cantante italiano degli ultimi 40 anni con questa forza e questa potenza.
E così anche io affascinato dall'heavy metal e dai Black Sabbath ho comprato la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta chitarra elettrica (oggi ne rimangono tre). E cosa ho studiato come prima canzone? "Paranoid" dei Black Sabbath.
Non sono un chitarrista. Non sono un virtuoso. Sono uno che riconosce il talento altrui e lo apprezza. E lo ammetto: la musica italiana non mi piace e non la seguo. Chi canta con l'autotune per me non è un vero cantante. Anche la voce va educata con lo studio non aggiustata con la tecnologia. Ecco: in Italia ci sono dei meccanici.
Ozzy ha dato tanto, e ancora darà, a chi ama davvero la musica (no, non certi discografici). Ozzy era un artista e la sua arte era la provocazione ad ogni costo. Direi che c'è riuscito alla grande.
Era anche un grande uomo: ha devoluto tantissimi fondi per aiutare i meno fortunati e la ricerca sulla malattia di Parkinson.
Era un personaggio pubblico potentissimo e, nel privato (ci dicono i suoi amici) un uomo gentile e premuroso. Era un artista vero e puro.