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E' morto Piero Angela: gigante della divulgazione scientifica.




Chiunque oggi abbia intorno ai 40 anni associa Piero Angela a "Quark", "Il mondo di Quark", "Superquark": una serie lunghissima di documentari sul mondo delle scienze e degli animali la cui sigla si è impressa nella memoria degli italiani.
Altri documentari sono seguiti nel corso degli anni.

"Cari amici - si legge nel messaggio scritto dallo stesso Angela come commiato - mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell'ambiente e dell'energia".

"È stata un'avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".




Angela era un giornalista scientifico, un divulgatore di notizie legate al mondo della Scienza. Non era uno scienziato anche se la sua preparazione in molti ambiti della materia era indiscutibile. Frutto anche della sua razionalità: una mente razionale che gli faceva rifiutare bufale e fake news. Chissà come avrà vissuto e interpretato questi ultimi anni in cui le fake news si sono diffuse in modo esponenziale.




Di Piero Angela, oltre ai documentari ai libri e alla sua passione per il jazz (ha realizzato anche un disco), rimangono la sua simpatia e la sua garbata gentilezza. Quella gentilezza, quell'educazione e quella raffinatezza nei modi che sono praticamente spariti dalla televisione e che non si trovano su internet ormai affolata solo da idioti e cafoni che si credono content creator.




Non riportiamo le dichiarazioni dei politici che sono in campagna elettorale e stendiamo un velo pietoso su chi si dedica alle dichiarazioni dei parenti di Piero Angela.
Per un figlio il papà è sempre il papà che sia famoso o no e noi di Assud rispettiamo il dolore per la perdita anche se si tratta di vip e personaggi famosi.

Staff




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Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.

Giovanni Falcone