Chuck Berry è morto a 90 anni. Di lui si può affermare che sia stato il padre del Rock'n Roll. Una vita fuori dalle regole e dagli schemi. Qualche problema con la legge e tantissime canzoni indimenticabili.
Chuck Berry è morto a 90 anni: era il padre del rock and Roll. Ci lascia un grandissimo numero di canzoni. Imitato da molti cantanti, sarà ricordato sicuramente per la sua musica.
John Lennon di lui disse: "se si vuole chiamare il Rock and Roll con un altro nome, chiamatelo Chuck Berry".
E non lo disse per caso.
Fra i brani più celebri e suonati e risuonati e reinterpretati da tantissimi altri autori (alcuni non suoi ma resi famosi da lui) possiamo ricordare: Johnny B. Goode (suonata da Michael J Fox nel primo Ritorno al futuro), Rock and roll music, Sweet little sixteen, Roll over Beethoven, Come on, School days, Maybellene, Carol, My Ding-a-Ling, You never can tell (nella colonna sonora di "Pulp Fiction").
Ce ne sarebbero moltissimi altri ma diventerebbe un elenco sterminato. Non è prassi di Assud quella di scrivere elenchi e coccodrilli.
A noi interessa ricordare personaggi per quello che hanno fatto e rappresentato, altrimenti andate su Wikipedia se vi entusiasma.
Berry ha inaugurato e diffuso non solo il Rock and Roll ma ne ha influenzato il modo di vivere e gli atteggiamenti Rock.
Lillian Roxon nella sua Enciclopedia del Rock ha affermato che Chuck Berry "potrebbe essere considerato il più grande artista singolo nella storia del Rock".
Non era un santo ed ebbe problemi con la legge come nel caso delle accuse di spiare il bagno delle donne di un suo ristorante da parte di 59 donne. Non fu mai condannato ma pagò un risarcimento collettivo.
Non è per questo che vogliamo ricordarlo: è stato un grande cantante e le sue canzoni le conosce chiunque affermi di essere un amante del Rock.
Staff