Togliete gli scarponi, mettete gli sci a dimora. Per quest'anno niente stagione sciistica. Forse ci saranno un po' di giorni a marzo ma ormai è tutto compromesso e rovinato per questa stagione.
Il tutto con disappunto e rabbia da parte degli albergatori e degli operatori del settore che sono stati avvisati della chiusura solo poche ore prima della riapertura.
Una mancanza di rispetto del lavoro degli operatori del settore. La decisione del ministro, infatti, è arrivata solo poche ore fa quando la riapertura era prevista per domani.
Tutto rinviato al 5 marzo ma se questo è il metodo, per la riapertura, si saprà solo la sera di giorno 4. Questo sistema delle decisioni all'ultimo secondo non funziona. Danneggia solo le persone che vogliono lavorare. Le attività economiche di montagna - alberghi, ristoratori, locali, impianti - pensavano di poter lavorare un po' e invece dovranno accontentarsi della solita promessa di "ristori". Sappiamo bene che i ristori non sono stati adeguati fino ad oggi.
Assolutamente contrari alla decisione di Speranza i colleghi ministri leghisti Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia: "La montagna, finora dimenticata, merita rispetto e attenzione: che risposte si danno e in che tempi al documento predisposto dalle regioni? Non è solo questione di cifre: non è detto nemmeno che bastino i 4,5 miliardi richiesti quando la stagione non era ancora compromessa, probabilmente ne serviranno di più, a maggior ragione se ci sono altri stop. Gli indennizzi per la montagna devono avere la priorità assoluta, quando si reca un danno, il danno va indennizzato; già subito nel prossimo decreto".
Il pensiero del Governatore della Valle d'Aosta, Erik Lavevaz: "una chiusura comunicata alle 19 della vigilia dell'apertura, prevista da settimane, dopo mesi di lavoro su protocolli, assunzioni, preparazione delle società, è sinceramente inconcepibile. Pur capendo le motivazioni sanitarie, la procedura non è sinceramente spiegabile e certamente non è un segno di rispetto e di correttezza di tutto il mondo economico che gira intorno alla montagna e allo sci. Sono molto amareggiato".
Per Letizia Moratti, vicepresidente della Lombardia (Forza Italia), si tratta di un grave danno al settore.
Appesi gli scarponi al chiodo notiamo come tanti, troppi media, siano allineati senza critica alle posizioni del governo. Troppi media che attaccano la gente perché passeggia o beve un aperitivo al bar (fino alle 18) mentre nessuno - salvo pochi casi - fa notare come i supermercati siano sempre pieni di persone.
Chiudere gli impianti di sci e tutto l'indotto e mantenere le scuole aperte, in cui i contagi e i focolai di Covid aumentano, non ha senso.
Il Governo Draghi comincia nel peggiore dei modi: una bella polemica tra ministri di partiti diversi. Proprio la stabilità di cui aveva bisogno l'Italia. Complimenti.
Staff
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