Mondiali di calcio. Non ci interessano. Non li seguiremo. Non guarderemo le partite. Non abbiamo una squadra da tifare. Non simpatizziamo per nessuno. Non sappiamo neppure chi partecipa.
Perchè?
Abbiamo almeno due motivi per non seguire le partite di calcio:
1) Non c'è la Nazionale Italiana e senza Italia non ci sono Mondiali di calcio che possano risultare interessanti. Basta già l'onta e il disonore di non essersi qualificati alla competizione.
2) Troppi morti tra gli operai che hanno costruito gli stadi in Qatar. La schiavitù, evidentemente, è ancora in auge in alcune parti del mondo.
Si parla, nelle stime più ottimistiche, di circa 6500 operai morti per le condizioni di lavoro e le condizioni di vita davvero estenuanti.
Un Mondiale, inoltre, in cui i diritti umani anche dei tifosi e dei giornalisti sono sempre a rischio non ci interessa. Non è una festa a cui partecipare.
Giornalisti costretti a interrompere i collegamenti, finti tifosi in giro per le strade di Doha (sono gli operai sopravvissuti e pagati - poco - per indossare le maglie delle varie nazionali e fingersi tifosi).
Sembra un reality show. Non ci interessa. Li seguano quelli che vivono di pane e calcio. Noi, probabilmente, leggeremo libri.
Perché, inoltre, interrompere i campionati nazionali di calcio - come accade in Italia - per una competizione che rimarrà nella storia come quella in cui sono stati violati i diritti umani in modo impressionante?
Almeno in Italia i campionati potevano continuare.
Staff
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