A fine ottobre, novembre, primi di dicembre ci veniva detto che bisognava stringere i denti, accettare le restrizioni per poter trascorrere un Natale sereno. A pochi giorni dal Natale ci han detto che bisognava non festeggiare, che bisognava stare in casa, rinunciare ai veglioni, alle cene, ai pranzi, agli amici, allo shopping e a tutto ciò che si fa a Natale di solito.
Ci han sempre detto che si rinunciava a qualcosa per vivere meglio dopo. Tutto ciò, però, viene sempre rimandato per far continuare l'emergenza.
Per la gente è difficile capire chi stia governando. Chi comanda? Il Governo Conte? L'Istituto Superiore di Sanità? Il Comitato Tecnico Scientifico?
Non si capisce quale sia la cabina di regia e chi stia decidendo per gli italiani.
Una cosa però è chiara ed evidente: chiunque sia a decidere forse, ribadiamo il forse, non ha ben chiaro lo stato di disagio, difficoltà, necessità, in cui si trova tanta gente che non comprende questo continuo rimandare l'emergenza visto che i contagi nonostante le - possiamo dirlo - fallimentari decisioni romane, non diminuiscono.
Non si comprende perché i ristoranti, i bar, i locali siano ancora chiusi. Non si capisce perché le palestre e le piscine siano ancora chiuse. Non si capisce, e la gente non capisce, perché ci siano ancora i pennarelli colorati per decidere cosa fare se tutto ciò finora è stato solo un grande enorme fallimento.
Bisogna necessariamente consentire alla gente di lavorare. I ristoranti, i bar, i locali - che già rispettavano le norme di sicurezza Covid - potrebbero benissimo restare aperti fin dopo la mezzanotte. A star chiusi non è servito a niente se non a danneggiare i locali stessi.
Le palestre fino alle 20 o 21 potrebbero stare aperte. E così le piscine. Le sale slot, le sale bingo e tutto ciò che era stato additato per mesi come "luoghi del contagio". Niente vero ovviamente ma un nemico al politico serve sempre in modo da poter giustificare le proprie decisioni.
I supermercati, invece, sono sempre aperti. Dove la gente entra senza controlli, si ammassa, si accalca, tocca i prodotti, li posa, poi ne tocca altri, poi starnutisce in coda verso le casse dove non si rispetta il distanziamento sociale.
Il virus è un classista razzista: lui al supermercato non va (del resto se va al ristorante va solo a cena mica a pranzo). O forse non ci vanno i signori della politica per cui non sanno cosa accade dentro ai market.
Noi non abbiamo dimenticato tutti quei professionisti che lavorano con i locali: grafici, tipografi, fotografi, consulenti marketing, digital strategist, social media marketer, pr, dj, fonici, musicisti... tutte quelle persone che poco o nulla hanno avuto dallo Stato per poter sopravvivere. Stato che mai dovrebbe dimenticarsi dei propri cittadini. Se si prendono decisioni drastiche allora chi perde il lavoro deve essere sostenuto in modo serio e adeguato.
Sembra possibile che con lo stato di emergenza si possa arrivare al 31 luglio 2021. E adesso spieghiamo uno scenario possibile ma non sicuro.
Perché dopo quella maledetta data, speriamo che arrivi presto, scatterà il semestre bianco che porta all'elezione del Presidente della Repubblica.
Durante il semestre bianco le Camere non si sciolgono e il Governo rimane in carica (altri 6 mesi).
A gennaio 2022 sarà eletto il nuovo Capo dello Stato. Nel nostro scenario vediamo una rielezione con acclamazione di Sergio Mattarella. Impossibile che non sia rieletto salvo che sia lui a non volerne sentire.
Un Presidente della Repubblica scioglierebbe le Camere che lo hanno eletto? Onestamente non lo sappiamo ma nel dubbio pensiamo proprio di no per cui si va a fine legislatura.
Insomma, se l'emergenza dura fino al 31 luglio 2021 allora il Governo Conte tira fino al 2023.
Più volte abbiamo sentito ministri dire e reiterare l'idea che "ancora qualche mese" e poi tutto sarà finito. Un caso? Boh. Noi siamo disegnatori di scenari, non leggiamo la mente delle persone.
Noi possiamo anche sbagliarci ma le date che abbiamo letto sugli altri giornali per adesso ci danno ragione. Di questo argomento ne riparleremo a fine luglio.
Del resto, il nostro è solo uno scenario da fantapolitica. Oppure no?
Staff
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