La promessa non mantenuta dal Governo Conte, e sicuramente la bugia più odiosa, è quella del bazooka economico finanziario a tutela delle imprese costrette a chiudere, per decisione ormai incomprensibile dello stesso Governo, a causa del Covid 19.
LA CGIA DI Mestre fa sapere che le perdite delle imprese italiane nel 2020 sono pari a 423 miliardi e i ristori appena 29 miliardi. "Il tasso di copertura è stato poco meno del 7% circa: un'incidenza risibile".
La CGIA auspica un "cambio di rotta: i ristori vanno sostituiti con i rimborsi".
Dunque nessun bazooka a difesa delle imprese. La gente è costretta a non lavorare e se ci prova viene multata pesantemente come accaduto a tanti ristoratori che hanno protestato il 15 gennaio.
Chiudere un'attività commerciale, un negozio, un bar deve prevedere ristori non solo per le imprese ma anche per tutti i lavoratori e l'indotto. Chiudere un locale significa non far lavorare una miriade di persone e non solo il titolare: bisogna pensare anche a camerieri, lavapiatti, addetti alle pulizie, addetti alle pubbliche relazioni, ragazze immagine, grafici, addetti al marketing, fornitori.
Sembra che ci sia un forte scollamento tra quella che è la realtà lavorative delle imprese italiane e ciò che viene fatto in loro aiuto.
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