Quante belle promesse dai politici impegnati in campagna elettorale. Tutto per il bene del popolo. Sembra la gara a chi la spara più grossa.
Abbiamo sentito dire, da centrodestra, persino che la Guerra Fredda è finita nel 2002 grazie all'Italia.
Fatto non vero in quanto la Guerra Fredda per convenzione è finita tra il 1989 e il 1991 (caduta del muro di Berlino e dissolvimento dell'URSS). Si sa che le fake news non mancano.
Nel 2002, per chi vuol conoscere i fatti, USA e Russia si accordano per ridurre il numero di testate nucleari strategiche. Non è affatto la fine della Guerra Fredda ma ciò che accade dopo la fine della stessa nel 1989-1991.
Tanto la Storia non la conosce più nessuno e l'ignoranza del popolo è ciò che alla politica interessa più di tutto.
Aumento di stipendi, più soldi, Ponte sullo Stretto, riduzione dell'età pensionabile per far lavorare i giovani (ma quali giovani? In Italia nascono meno di 400.000 bambini all'anno), assunzioni nella scuola e aumento di stipendio per i docenti (e questa la sentiamo da anni mentre l'Europa da 20 anni dice di stabilizzare chi ha 3 anni di servizio), ridurre le disuguaglianze (per quello che significa), aumentare l'assegno unico.
Soldi e benessere per tutti. Il fulcro è questo insomma. Chiacchiere in realtà.
Questo scenario da paese del Bengodi però richiede anche un elemento fondamentale: i soldi, gli schei, le piotte, i diné.
Nessun partito, però, ha detto come intende finanziare spese enormi se - addirittura - si vuole fare la flat tax al 15%.
Non si capisce come si dovrebbe fare a mantenere tutti questi impegni. Sveglia gente: vi stanno prendendo di nuovo in giro.
Di sicuro, per adesso, non è stato detto come si intende finanziare tutto questo. Per adesso si assiste solo a chi la spara più grossa tanto i giornalisti italiani non fanno domande per quanto semplici siano.
La certezza è che la Russia continua a intromettersi nella campagna elettorale italiana per favorire gli amici di centrodestra.
Lo ripetono, ma è un vero grido di allarme, il segretario del PD Enrico Letta e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
E non è questione di simpatia politica per la sinistra (Assud è indipendente e non ha partiti di riferimento): il rischio per la democrazia è reale e l'orrore che sta accadendo in Ucraina lo dimostra ormai da sei mesi.
Come del resto ci insegna la Storia: paesi come la Polonia, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, l'ex Germania Ovest e i paesi sotto l'influenza russa durante la Guerra Fredda (quella vera e non quella delle fake news raccontate ogni giorno) hanno vissuto la povertà e l'ingiustizia. Come la sta vivendo l'Ucraina.
Noi non dobbiamo e non vogliamo convincere nessuno ma, se siete indecisi, votate per chi non è amico della Russia. Votate chi dichiara apertamente sostegno all'Ucraina (armi e aiuti umanitari) e alla nostra democrazia Europea!
Fatelo per amore della vostra Libertà e della Democrazia italiana: quelle vere.
Staff
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