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Esercito, polizia, transenne, sbarre. Ai politici non piace che la gente torni a divertirsi un po' dopo mesi di chiusura a causa del Covid19.

Ne leggiamo e ne sentiamo di tutti i colori. E' una rincorsa continua ad alzare l'asticella e a chi la spara più grossa solo per avere un titolo sul giornale.

Intanto dobbiamo assistere impassibili a questo avvilente spettacolo per cui il popolo, la gente, le persone comuni, i lavoratori, i giovani sono diventati i nuovi delinquenti. Si, i delinquenti ormai siamo noi. Perché? Perché vogliamo uscire dopo mesi di costrizione in casa per vedere gli amici o bere un caffè al bar in compagnia.

E già. La politica, e chiunque abbia un minimo di "potere" (compresi alcuni - pochi per fortuna - addetti agli accessi dei supermercati che hanno scambiato la loro divisa da scolaretti per la tutina del supereroe), sta perdendo di vista la normalità.

Così quelli da controllare, verificare, autocertificare, pedinare, tampinare siamo noi che - seduti fuori da un bar - beviamo un aperitivo con gli amici.

E troppi media, purtroppo, vanno dietro e appoggiano a queste scelleratezze. Abbiamo visto droni, squadre di agenti, andare alla ricerca di singoli disperati che prendevano un po' di Sole in spiaggia; disgraziati essere multati per centinaia di euro perché bevevano un caffé troppo vicini alla porta di ingresso del bar e perché mangiavano un gelato seduti su una panchina.
Davvero criminali di alto rango (sono ironico ovviamente).

Onestamente ringrazio il cielo per non essere un agente delle Forze dell'Ordine a cui va tutta la mia solidarietà. Le Forze dell'Ordine non devono controllare i pacifici cittadini ma dovrebbero occuparsi di criminalità, spaccio di droga, salvare le ragazze dalla prostituzione forzata e non della movida e di chi fa aperitivo.
Devono ubbidire agli ordini, anche se gli ordini - francamente - sono quello che sono.

E mentre gli agenti devono controllare gli inermi cittadini la criminalità vera continua a fare, con un po' più di tranquillità, i propri affari. Se mandi migliaia di agenti nei luoghi della movida vuol dire che da qualche altra parte si sta tranquilli. Ovvio. Le carenze di organico e di mezzi non sono mai state risolte per cui a pensare male si indovina (diceva Andreotti).



E in tutto questo rincorrere i titoli dei giornali nessuno pensa che i bar, i pub, i ristoranti sono rimasti chiusi per mesi con costi di gestione altissimi e pochissimo - quasi nullo - aiuto dallo Stato (dovrebbero dedicare una puntata di "Chi l'ha visto" al prestito di 25.000 euro e alla Cassa Integrazione in Deroga). Lasciateli lavorare, lasciateli respirare.

E non dimentichiamo che tutto il settore dell'entertainment notturno, nonostante ormai si sia arrivati a zero contagi, rimane chiuso: discoteche, disco bar, strip bar, lapdance bar, locali notturni, sale bingo, sale gioco.
Migliaia di lavoratori e di imprenditori che dei 600 euro di bonus se ne infischiano perché perdono migliaia di euro ogni mese. Famiglie che non hanno mezzi di sostentamento che han dovuto fare ricorso alla pensione dei nonni (chi li ha ancora) o dei genitori.
La politica, sollecitata più volte - praticamente da noi di Assud e da pochissimi altri - non dà risposte esaurienti. Il settore della Vita notturna non piace alla politica senza coraggio dei nostri giorni.

Le discoteche, le belle ragazze, i giovani un po' spavaldi e un po' bricconi, il divertimento, la gioia di stare assieme e di ascoltare musica. Tutto questo mette paura alla politica perché non riesce a controllarlo e a manipolarlo. La discoteca, ovvio, non è una Chiesa in cui gli assembramenti si possono "gestire". Lì il controllo delle idee viene esercitato da secoli.

Bisogna riaprire tutto H24: 24 ore al giorno. Dare la possibilità alle persone di uscire - rispettando le norme di sicurezza - e di evitare assembramenti spalmando la loro presenza nelle ore della giornata. Chi vorrà andare a fare la spesa di notte andrà. Il tutto dando libertà alle attività commerciali di gestire gli orari.
Più limitazioni ci sono, più si creano assembramenti come sta accadendo nei centri commerciali, nei mercati, nei bar e ovunque la gente abbia necessità di andare.

La discoteca non è la Camera dei Deputati dove i ben pagati signori possono quasi venire alle mani fregandosene del distanziamento sociale e delle mascherine.

Non ci risultano ancora notizie di multe da 3.000 euro ai danni dei signori Deputati che hanno dato vita a quello spettacolo ignobile e irrispettoso.
Vogliono controllare la "movida" ma loro non rispettano le regole che impongono con la forza, la paura e la violenza a noi cittadini.

Staff



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