Pensionati fate ricorso contro l'una tantum!
Secondo la CGIA di Mestre il rimborso ai pensionati equivale ad appena l'11% del dovuto.
La sentenza della Corte Costituzionale parla chiaro: bisogna rimborsare ai pensionati il mancato adeguamento all'inflazione.
Il Governo ha optato, invece, per rimborso "una tantum" che viene annunciato in piena campagna elettorale e, forse, erogato in agosto. "Una tantum" però vuol dire che il rimborso non sarà completo come previsto dalla Consulta.
La Corte Costituzionale «ha bocciato» l’articolo 24 del decreto legge 201/2011: «L’interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata. Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziarie non illustrate in dettaglio». Questo il contenuto della della sentenza 70.
Partiti di opposizione e associazioni in difesa dei consumatori sono già sul piede di guerra e annunciano ricorsi su ricorsi.
Se fossi un pensionato ricorrerei anche io. Perché mai accontentarsi di pochi spiccioli? Non si fanno leggi che tolgono denaro e potere d'acquisto alle fasce più deboli della popolazione mentre i soliti ricchi continuano ad arricchirsi.
E' il brutto solito vizio della politica italiana asservita a poteri forti e raramente, se non per mera propaganda, dalla parte dei cittadini.
Perché fare leggi palesemente incostituzionali? Così si tolgono soldi ai cittadini... soldi che - quando interverrà la Consulta come in questo caso - si tenterà di non restituire adducendo la scusa dei conti pubblici da salvaguardare.
Dunque prendere i soldi agli italiani in modo illegittimo va bene, restituirli - invece - non si può.
Assolutamente incredibile.
Staff