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Piccoli gruppi di persone continuano a protestare contro il Green Pass. Eppure ci sarebbero, in Italia, altri motivi per scendere in piazza.




Il Green Pass, la certificazione verde che attesta di non avere il Covid19, è ancora motivo di protesta in Italia. Piccoli gruppi di persone, di cui alcune mosse da idee e appartenenze politiche, scendono in strada e in piazza a protestare. Va bene, tutto sommato è anche un diritto costituzionale.

Diritto, però, è anche non condividere questo tipo di protesta. Alla fine dei conti altre nazioni europee stanno facendo i conti con una quarta ondata di contagi che, almeno fino ad ora, in Italia non si vede. E per fortuna.

Mentre in altre nazioni i contagi aumentano a dismisura, in Italia la situazione è migliore. Con tanto di meraviglia del ministro dell'Ambiente tedesco che, in occasione del G20 sull'Ambiente, ha dichiarato come in Italia - in pochi giorni - gli abbiano chiesto il Green Pass più che in Germania da quando è stato introdotto.

La Salute è un bene pubblico. E' di tutti. Chi non si vuole vaccinare perché teme uno dei tanti stupidi complotti che girano nel web (eh loro sì che sono informati bene!) non si vaccini ma non ha il diritto di mettere a rischio la salute degli altri.




Per quanto ci riguarda ci sarebbe piaciuto vedere la gente scendere in strada per l'aumento delle tariffe - ovviamente nella stagione fredda - di gas ed energia elettrica (+14,4% e +29,8%). Il tutto, ovviamente, ha scatenato l'aumento - sin dal primo giorno e dunque forse un po' esagerato - di carburanti e merci nei supermercati. Persino certe piccole botteghe han pensato, da subito, di aggiungere 2-3 euro, a casaccio, in certi prodotti.

Per questi aumenti pazzeschi, di cui ci si renderà conto nelle prime fatture in arrivo tra qualche giorno, tutti zitti e "appecoronati" (passateci il termine non proprio da puristi della lingua italiana ma forse è quello più corretto).
Però giù in strada contro il Green Pass.

Almeno i francesi dei gilet gialli protestavano per l'aumento del prezzo dei carburanti, del costo della vita e delle tasse aumentate per i ceti più deboli. Una protesta dalla seria e riconosciuta valenza sociale. Criticabile per certi aspetti ma motivata.

Motivi per protestare, sempre in modo civile e non violento, in Italia (tasse, mancanza di buone infrastrutture digitali, mafie, tutela dell'ambiente, aumenti di prezzi e tariffe... per citarne alcune) ce ne sarebbero ma il problema pare sia solo il Green Pass. Assolutamente fantastico.

Staff




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