Non c'è città italiana in cui non ci siano spacciatori tunisini, marocchini, algerini, egiziani. Diciamo, in generale, nordafricani. E' sotto gli occhi di tutti. E basta leggere le cronache sui giornali per capire quanti ce ne siano.
E poi leggi sui giornali che un ragazzo italiano viene arrestato in Egitto per possesso di droga. Viene sottoposto a un processo che puzza di farsa e condannato a 25 anni.
Viene da pensare che forse in Italia siamo troppo buoni con gli spacciatori di droga e, in generale, con le "risorse".
Forse un po' di pugno duro e il rimpatrio forzoso di chiunque abbia riportato condanne per droga non sarebbe male. Rimandiamoli tutti nei loro Paesi che vogliono mostrare a noi di essere severi. Se li riprendano i loro connazionali.
Ricordiamo il caso della hostess di Treviso che fu arrestata in Arabia Saudita qualche mese fa. Si narra - ma non ci sono mai state certezze - che fosse in possesso di una modica quantità di stupefacente che, probabilmente, qualcuno le aveva messo nei vestiti.
Condannata a 6 mesi di carcere nel silenzio assoluto.
Adesso un ragazzo arrestato in Egitto. Sembra più una ripicca degli egiziani per i casi di Regeni (ancora un giallo anche se sempre più scolorito) e di Zaki.
Il governo italiano si adoperi per far rientrare il ragazzo italiano dall'Egitto e si adoperi ancor di più per rimpatriare tutti quei nordafricani che son venuti a compiere reati in Italia. Vadano a spacciare la loro droga nei loro paesi e vediamo quanto seria sia la loro "Giustizia".
Il buonismo ha portato solo elementi negativi in Italia. E poi ci facciamo prendere a pesci in faccia da quegli stessi Paesi che umiliano e bistrattano i nostri connazionali.
Cosa accade in Italia? L'esempio più assurdo è quello dello spacciatore tunisino che cede dosi di stupefacenti direttamente a casa sua. Viene arrestato e il giudice lo mette ai domiciliari nella stessa casa dove spaccia. Fantastico.
No alla cittadinanza italiana ai figli di stranieri che hanno condanne per reati di spaccio o condanne penali in Italia.
Un po' di orgoglio italiano, perbacco!
Staff
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