Le restrizioni continue sono insopportabili. Da quasi un anno i cittadini italiani sono costretti in casa e a dover rinunciare ad ogni forma di relax e divertimento.
Gli italiani non possono viaggiare, non possono dedicarsi al turismo, non possono andare al ristorante o al bar con gli amici, non possono andare in palestra o in piscina, non possono fare una partitella di calcio a 5, non possono andare in discoteca.
E questo è stato per tantissimi giorni.
Finalmente l'Italia torna quasi tutta in zona "Gialla", con ancora forti limitazioni, e i giornali italiani attaccano la gente perché ha osato fare una passeggiata o osa andare al bar o fa "assembramento".
In troppi probabilmente non ricordano più come fosse la vita poco meno di un anno fa quando nessuno si sarebbe lamentato di fare assembramento, nessuno si sarebbe tenuto in distanziamento, nessuno avrebbe smesso di dare la mano o un abbraccio ad un amico, nessuno avrebbe pensato di non poter andare al cinema o al teatro.
E, quando, finalmente si può uscire per bere un caffé al bar con un amico tanti giornali si scatenano contro chi è uscito per prendere una boccata d'aria.
Troppi si sono abituati alle restrizioni. Troppo facilmente, troppo velocemente.
Noi di Assud no. Siamo abituati a vivere e continuiamo a sostenere che bisogna riaprire tutto e punire solo quelle attività (negozi, ristoranti, bar, locali) che - eventualmente - non dovessero rispettare le regole di sicurezza.
Ci viene detto e ribadito che essenziale è l'uso della mascherina, del gel per le mani e mantenere il distanziamento sociale. Allora si riapra tutto.
Non abbiamo visto molti articoli di giornale contro gli assembramenti nei supermercati. Le scuole sono aperte ma sono un assembramento e nessuno pare rendersene conto.
Bisogna riaprire tutto e far ripartire l'economia. Noi di Assud lo scriviamo da sempre.
Gli italiani non sono delinquenti, sono solo stanchi. E stanno pagando il prezzo di incapacità politica e organizzativa. Il caos vaccini, i banchi a rotelle, i bonus insufficienti, i ristori che non arrivano sono l'emblema del fallimento del governo Conte due.
Puntare a un altro governo Conte è non volere il bene degli italiani che, sempre di più, si stanno avvicinando alla soglia della povertà. Due Governi Conte, contrapposti tra di loro in virtù di maggioranze molto diverse, sono già caduti.
Staff