Referendum SI o NO? Il problema di base non è solo la scelta ma il combinato con la legge elettorale. Una sola camera o due camere composte da politici nominati dai segretari di partito e non votati dalla gente non le vuole più nessuno. Gli italiani hanno diritto di votare i loro rappresentanti del territorio.
Il popolo italiano ha diritto di scegliere i propri rappresentanti. Pochissimi politici parlano di questo in quanto la speranza di essere "nominati" ancora una volta è sempre presente. Votare per rappresentanti "nominati" dai segretari di partito, priva gli italiani del diritto di scegliere i propri deputati e senatori.
Se il 4 dicembre 2016 gli italiani decideranno di abrogare la pessima riforma costituzionale del governo Renzi non otterranno ugualmente un diritto fondamentale: votare deputati e senatori del loro territorio.
Il combinato della Riforma Costituzionale e della legge elettorale "Italicum" ci consegnerebbe un uomo solo al comando seguito dai membri della Camera dei Deputati non scelti dai cittadini ma "nominati" dal segretario che avrà vinto la prima tornata elettorale utile. Una oscenità per qualunque democrazia.
Prima della Riforma della Costituzione, dunque, sarebbe opportuno che i politici italiani tornino nella realtà, rimettano i piedi per terra e comprendano che gli italiani vogliono di nuovo le preferenze.
Leggi elettorali che non consentono al cittadino di votare e scegliere sono una aberrazione della democrazia. E non basta che il governante di turno vada in tv a dire il contrario: l'aberrazione rimane nonostante lui abbia più visibilità mediatica.
Se al Referendum vincesse il "NO" ci sarebbe margine per poter ridiscutere la legge elettorale. In caso contrario gli italiani consegneranno il Paese ad un solo uomo accettando l'idea di una forte deriva democratica.
Se il popolo vuole davvero i propri diritti lo dimostri con i fatti.
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