Ai giochetti dei partiti, noi di Assud, non crediamo. Eravamo sicuri, come osservatori della politica italiana, che si andava incontro ad un Mattarella bis. Era davvero semplice pronosticarlo. Squadra che vince non si cambia.
Strano che politologi, famosi giornalisti, commentatori politici, sempre accomodati nei salotti televisivi, non abbiano mai indicato il Mattarella bis. Solo noi di Assud non temiamo mai di dire quello in cui crediamo.
Ovviamente, però, noi non siamo "yes man", noi non abbiamo tessere di partito, non abbiamo avuto mai raccomandazioni politiche, non dobbiamo restituire favori, non percepiamo contributi pubblici, per cui, quelli come noi, non vengono invitati in televisione e non vengono contattati per dare pareri.
Siamo "cani sciolti": un pericolo per la politica.
Sì, diciamola tutta, perché quelli come noi di Assud non possono essere controllati, governati, imboccati.
Noi siamo abituati a pensare con la nostra testa, ad osservare e ragionare, siamo abituati - come tanti giornalisti - a fare domande.
Non ci basta riportare quello che i partiti vogliono far credere e vogliono far pensare agli italiani.
Non crediamo alla gran parte delle dichiarazioni che i vari esponenti politici hanno rilasciato e non ne riportiamo neanche una perché noi non abbiamo bisogno di prestarci a questi siparietti di nessuna utilità.
Sentiamo parlare di rispetto delle istituzioni, di grandi rinunce, di sacrifici. In realtà noi, come osservatori politici, partiamo sempre da due regole d'oro:
1) per far sì che tutto rimanga come sia bisogna cambiare tutto (che è più o meno il fulcro del "Gattopardo" di Tomasi da Lampedusa;
2) il potere logora chi non ce l'ha (la memorabilia che ci ha insegnato Giulio Andreotti.
Da queste due frasi cominciamo la nostra analisi.
Abbiamo sentito e letto, in questi giorni, un sacco di sciocchezze riportanti solo la singola giornata e i momentanei movimenti dei partiti.
Nessuno dei tantissimi commentatori (sono stati almeno tanto quanto i virologi e gli espertoni del Covid) ha mai avuto l'ardire di offrire una completa e seria visione di insieme di tutti i fatti.
Si sono limitati a prendere per buone le dichiarazioni di Mattarella sul fine mandato (politicamente corrette e assolutamente normali del resto un Presidente a fine mandato non si può "ricandidare"), a prendere per buone le dichiarazioni dei leader di partito (davvero credete a loro?), a prendere per buoni i fiumi di inchiostro sparsi a vuoto sui giornali.
Noi di Assud, no.
Adesso che il Mattarella bis è fatto tutti a domandarsi cosa accadrà al Governo Draghi. Sostanzialmente nulla. Non è cambiato nulla. Non cambierà nulla.
Chi ha detto che Draghi volesse andare al Quirinale? Fantapolitica.
Si interrogano su chi abbia vinto o perso in questo frangente. Secondo noi non ha perso nessuno. Forse, ma nulla di irreparabile, si sono incrinati un po' i rapporti nel centrodestra con la Meloni abbandonata dagli alleati che, ovviamente, han preferito continuare con Mattarella.
Alcuni commentatori, per darsi un tono, dicono che la rielezione di Mattarella sia una sconfitta dei partiti. Per noi di Assud, invece, è esattamente ciò che invece volevano.
Sconfitti veri sono i commentatori e i parolai che hanno invaso le tv.
Capitolo "Donne". Una delle pagine politiche più brutte della storia repubblicana dal dopoguerra.
Le candidature delle donne usate solo a fini strumentali, solo per dire "noi le abbiamo candidate". Nessuno ci credeva davvero e si sono usate alte cariche dello Stato per giochi di partito. Pessimo esempio. Poi vengono a parlare di "quote rosa", di "parità". Che tristezza.
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