Poche parole ma chiare e precise non come accaduto in Italia (in cui spesso la comunicazione è stata confusionaria): "Non è ammissibile che il sistema sanitario venga sovracaricato per colpa degli indecisi e attendisti", così il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg.
Dunque, in caso di nuove ondate di contagi, in Austria eventuali lockdown saranno solo per i non vaccinati.
I posti letto occupati, nelle terapie intensive, al momento ssono circa 220.
Con 500 posti letto occupati i non vaccinati non potranno più entrare nei bar, ristoranti, partecipare a eventi culturali e neanche accedere a strutture sportive e a quelle del tempo libero.
Con 600 posti letto occupati in terapia intensiva i non vaccinati potranno solo andare a lavoro e uscire per motivi di prima necessità (farmacia, medico, supermercato).
Si tratta, ovviamente, di un modo di far un po' di pressione sugli indecisi e per metterli in guardia in caso di peggioramento della situazione. Sanno già a cosa andranno incontro.
Nel nostro paese, invece, rimane ancora una discreta quantità di non vaccinati. Il numero di vaccinati con 2 dosi oltre i 12 anni è ancora all'82%. Con almeno una dose è l'86%. Un rallentamento è evidente: segno che c'è una sacca di resistenza composta da no-vax e indecisi.
In Italia non si comprende perché si protesti tanto contro il Green Pass ma nessuno abbia detto nulla, accettando passivamente, per l'ennesimo esagerato aumento delle tariffe di gas ed energia elettrica. Un mistero.
Staff
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