Si comincia da Lombardia, Toscana, Campania e Sicilia. Si tratta del censimento degli stranieri irregolari presenti sul territorio nazionale. Voluto dal ministero dell'Interno. Ad occuparsene saranno le prefetture con le forze dell'ordine.
Finalmente si comincia a parlare di fare chiarezza su quante persone siano presenti sul territorio italiano senza averne diritto. Per averne un'idea immediata basta fare un giro nelle nostre città (specie di notte o nei pressi delle stazioni ferroviarie) per capire come spesso si incontrino stranieri intenti a bighellonare e non fare niente (specie nei parchi dove magari si dedicano anche allo spaccio di sostanze stupefacenti).
Lo scopo del censimento sembra quello di provvedere ai rimpatri. E sarebbe ora. Si potrebbe cominciare a rimpatriare tutti gli stranieri che hanno compiuto reati sul nostro territorio. Perché riempire le carceri di questi soggetti quando potrebbero essere riportati a casa loro? Non sono utili alla comunità, non si integrano e non vogliono integrarsi, creano disagi e compiono reati.
E non è "razzismo" ma mera opportunità: perché riempire le nostre città di gente che non produce, non si integra, compie reati e non è di alcuna utilità?
Il discorso è semplice. Lo straniero non comunitario o irregolare ha compiuto un reato? Deve essere rimpatriato. Basta buonismo. Non bastano tutte le notizie di cronaca - come gli stupri a Milano - compiuti da africani solo nel 2023? Quale reato è più odioso di uno stupro? Andrebbe pure ripreso, in questo caso, anche il discorso sulla castrazione degli stupratori. Per tutti: stranieri e italiani.
Detto ciò i controlli annunciati non tengono conto di un elemento importantissimo per risalire alla presenza di stranieri irregolari sul nostro territorio: i contratti di affitto e le convivenze.
Contratti di affitto. Basta verificare - chiedendo anche ai vicini e agli amministratori di condominio - se nell'appartamento preso in locazione da un cittadino senegalese o del Burkina Faso (ad esempio) ci abiti solo lui o se abbia creato un bed & breakfast abusivo. Si sa, infatti, che negli appartamenti accade questo: uno affitta e dieci ci vivono (con gioia e delizia dei residenti regolari). Lo abbiamo spiegato in un precedente articolo.
Queste persone, che sono praticamente invisibili, non rispettano le leggi dello Stato. Figurarsi se rispettano le semplici regole di un condominio. Rendono la vita impossibile a chiunque viva in modo civile all'interno dello stabile.
Un altro caso sono i cittadini extracomunitari condannati ai domiciliari. Basterebbe incrociare i dati delle sentenze. Verificare chi li ospita e chi ha messo loro a disposizione una casa. In alcuni casi le persone che li ospitano sono italiani.
Un controllo facile e veloce.
Un altro controllo facile facile? Coinvolgere le associazioni di volontariato che tutti i giorni assistono decine di stranieri che si rivolgono a loro per vestiario, cibo, controlli sanitari (basterebbe anche prendere i dati dal Pronto Soccorso degli ospedali).
Si vuole davvero fare un controllo sugli irregolari allora si parta dal luogo in cui vivono. Hanno una casa? Chi li ospita? Dove vivono? Come vivono? Chi li aiuta in questa loro irregolarità?
E i proprietari degli immobili dati in affitto? Hanno ascoltato le segnalazioni degli amministratori e dei condomini (per citare un caso). Allora ci devono essere sanzioni anche per chi affitta case che diventano dimore per spacciatori o case che diventano bed & breakfast abusivi.
Senza il timore di una sanzione non si otterrà nulla. Devono essere coinvolti anche amministratori di condominio e i condomini ove necessario.
E' tempo di fare un po' di ordine nelle nostre città.
Staff
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