Un Paese che si ferma due mesi l'anno
Un Paese che si ferma due mesi l'anno... che Paese è?
Mi rendo conto sempre più che l'Italia è un Paese anomalo (diciamo così). Un Paese afflitto dal 2008 da una crisi economica feroce di cui, però, la classe dirigente ha negato l'evidenza per almeno 2-3 anni.
Un Paese strano che guarda alla produttività e all'economia di altri Paesi come Stati Uniti, Germania, Giappone e che poi non riesce neppure ad imitarli malamente. Un Paese che si ispira al mito del lavoro e che poi stacca la spina per almeno due mesi: luglio e agosto.
Tutti i buoni propositi a luglio e agosto vengono meno. Si ferma - chi più giorni chi meno - praticamente di tutto o comunque si nota una certa differenza. Tutto sembra seguire in modo assurdo le cadenze dell'anno scolastico o bene o male i ritmi degli studenti.
E così se finisce la scuola a giugno si sospendono le corse dei treni. Perché? I pendolari a lavorare non vanno più? Sono in ferie fino da giugno a settembre?
Luglio e agosto è anche il valzer delle ferie. Cominciano le 2-3 settimane, a turno, per cui quando si ha bisogno di sbrigare una pratica burocratica spesso è meglio lasciar perdere. Ogni cosa spesso viene rimandata "a dopo le ferie". Peccato che le ferie - ovviamente a turno - durino l'arco di due mesi. Una certa ottimizzazione per non far venire meno servizi (sia da privati sia dal pubblico) non sarebbe male.
Sembra che con luglio e agosto si fermi il Paese. La politica - e i politici - non vedono l'ora di andare in ferie per le agognate vacanze. Ah però. Certo che se si potesse valutare la produttività di ogni singolo politico, una parte della casta sarebbe già a casa da un pezzo.
Quella possibilità di valutarli era in un certo senso la "preferenza". L'hanno tolta ovviamente. Così l'eletto, il nominato, non risponde più al popolo bensì a chi gli ha fatto avere un posto di potere senza meriti pubblici.
Ecco che scuola, trasporti, università, parte della pubblica amministrazione, si fermano. Ovvio che non si ferma tutto ma se un Paese vuole crescere, produrre, migliorare forse uno sforzo in più lo si potrebbe pure fare. Si ferma persino la magistratura per diverse settimane (anche se i tribunali rimangono aperti per emergenze).
Attenzione: nulla in contrario alle ferie però, forse, qualche giorno in meno e a turno non sarebbe così sbagliato.
Se i buoni propositi restano tali per 10 mesi (pensa un po', per due mesi si fermano persino i propositi) allora la strada è il declino.
A ben vedere tra analfabetismo, ignoranza, maleducazione, incapacità a rispettare le regole, mancanza di buonsenso, cialtroneria, mancanza di orgoglio e di dignità, l'Italia è proprio messa male.
Chi scrive, per evitare polemiche, lavora circa 14 ore al giorno. Esce di casa al mattino alle 7 e rientra alle 19. A casa lavora fino alle 23:30 ogni sera. Chi scrive ha perso il lavoro a causa della crisi diverse volte ma ha sempre cercato, studiato, si è rinnovato e ha trovato nuove occupazioni.
E va bene, non volevo essere pedante, andiamocene in ferie e basta. Ne riparliamo a settembre.
Staff