Bomba acqua: 13 mesi di contributi in fattura
Fattura dell'acqua: per molti in arrivo una vera bomba. Inserito un contributo per la popolazioni terremotate del 2012. 80 euro in busta paga? Se li riprenderanno con gli interessi.
Ed ecco che al rientro dalle ferie mi aspetta la solita fregatura. Nella posta arretrata c'è la fattura dell'acqua.
Penso che sia la solita cifra, nulla di drammatico, e invece ecco qua la bomba: 13 mesi - dal 1 luglio 2013 al 31 luglio 2014 - di contributo pro terremotati dal 2012 in poi. Contributo calcolato in base ai consumi. Pensa un po' (ma probabilmente il calcolo varia in base a come si sono mosse le aziende idriche).
Ok, mi dico, la solidarietà è giusta. E' l'obbligo che non mi va. E' il dover trovare una bomba di questo tipo proprio nella fattura dell'acqua che è un bene prezioso. Il rischio è che tante persone non riescano neanche a pagarla. E' il fatto di non poter decidere in modo autonomo quanto e quando versare per aiutare gli altri. E se avessi già versato telefonicamente? Per far beneficenza non è necessario svuotarsi un secchio d'acqua gelata in testa... basta versare una cifra in silenzio, senza ricerca di visibilità... come dei signori. Eh si che signori, ormai, ce ne son pochi.
Per sicurezza chiamo il call center dell'azienda idrica. L'operatrice non sa praticamente nulla. Mi dice che si tratta di un aumento delle tariffe di acquedotto, depurazione e fognatura.
Ma se ho il pozzo nero! Non usufruisco di alcun servizio di fognatura e depurazione. La ragazza si smarrisce e non sa cosa dirmi. Faccia reclamo - mi dice - e mette giù.
Ottimo servizio - penso. Brava.
Riprendo la fattura. Accanto alle voci incriminate c'è la dicitura "UI1 C.24.1 Delibera Aeeg SI 6/2013/R/COM". Leggo il foglio informativo. E' un aumento tariffario per sostenere le popolazioni terremotate dal 2012. Ok. Mi arrabbio come un matto per le modalità adoperate ma se c'è gente che ha bisogno non mi tiro indietro.
Non capisco, però, perché l'operatrice del call center non sappia nulla di tutto ciò. Le dico anche di essere un giornalista e lei mi ripete "Invii un reclamo" (inviato, ovviamente con tanto di richiesta di informazioni).
L'acqua è il più importante bene pubblico e le aziende (e le persone) incaricate di gestirla non possono e non dovrebbero comportarsi in modo da mettere a rischio la sua fruibilità. La mia fattura è almeno quattro cinque volte più cara del solito. Qualcuno, sono certo di questo, non riuscirà a pagarla.
Perché si deve versare l'IVA su un contributo di solidarietà? Lo Stato cerca soldi? Ecco come ci mettono letteralmente le mani in tasca.
Non bastavano le accise sulla benzina e tutte le diavolerie che paghiamo per l'alluvione di Firenze, la guerra di Etiopia e tutte le cose più datate e incredibili... adesso anche una sorta di accisa sull'acqua.
Altro che 80 Euro in busta paga (per chi li prende). Quei pochi spiccioli il Governo se li riprenderà tutti e con tantissimi interessi. Non c'è la minima ombra di dubbio.
Staff
Questo articolo sarà aggiornato con le informazioni fornite dall'azienda idrica quando risponderà al reclamo.