Alexa quale era il tempio di Pompei? In questa frase della pubblicità del dispositivo "intelligente" sta tutta la mancanza di cultura classica di chi l'ha realizzata e, probabilmente, del committente.
Il problema è che, da mesi e mesi, i ragazzi sono impegnati nella "Didattica a Distanza" e usano dispositivi come pc, tablet e smartphone. L'uso di questi dispositivi per studiare è sicuramente deleterio e poco conveniente per i ragazzi che sono in piena fase di formazione.
I ragazzi hanno bisogno di ragionare, di usare il cervello, di pensare, di imparare a risolvere i problemi, di memorizzare e allenare la mente. Domandare un quesito, prettamente di natura scolastica, a un "assistente" dalla discutibile intelligenza artificiale è un pericolo.
Nella pubblicità in questione, che è solo presa come uno spunto, la risposta è "Tempio di Apollo". Sicuro? C'era solo il Tempio dedicato ad Apollo a Pompei? Alexa o Google vi danno risposte complete?
A Pompei per molto tempo fu venerato il dio Apollo e c'è in effetti il Tempio a lui dedicato. Nel foro, però, ossia nella piazza principale c'è un altro Tempio: quello dedicato a Giove (e altre due Dee) il cui culto aveva superato quello di Apollo nel tempo.
Dunque rispondere "Tempio di Apollo" non è formalmente corretto. Sia il Tempio di Apollo che quello di Giove furono sepolti durante l'eruzione del 79. Attenzione: indichiamo la data con 79 e non 79 dopo Cristo (come nella pubblicità) perché in quegli anni la numerazione d.C. non era usata e nessun abitante di Pompei l'avrebbe mai usata. Ma si sa che la pubblicità non è Storia per cui, si spera, non sia presa come "esempio" da seguire per chi la guarda.
Ecco. Noi che oggi siamo sotto i 50 ma sopra i 40 anni non avevamo tecnologia come i ragazzi di oggi. Non eravamo mai da soli pur non avendo i social network. A noi per stare insieme bastava un pallone e con una motoretta di andava pure in 4 (non fatelo!!!!) pur di giocare insieme.
Quando un professore a scuola ci assegnava una "ricerca di Storia o Letteratura" i compagni di classe venivano a casa mia perché i miei genitori avevano acquistato tre enciclopedie e casa mia era abbastanza colma di libri. In più avendo tanti zii docenti di Lettere avevo sempre a chi chiedere. A volte, per stare insieme, si andava in biblioteca.
Noi non avevamo Wikipedia, non avevamo smartphone, non avevamo internet. Noi cercavamo risposte e soluzioni ai quesiti. E questa è una grandissima differenza tra noi e i giovani di oggi che sono sempre più soli, smarriti e incapaci di reagire alle piccole prove cui vengono sottoposti dalla vita.
Non regalate smartphone o tablet a bambini o giovanissimi. Saranno sì diversi dagli altri: saranno migliori perché potranno usare la loro testa.
I dispositivi troppo semplici da usare sono "intuitivi" ossia anche un idiota è in grado di usarli. Se uno smartphone lo usa un bimbo di pochi anni non significa che sia un genio: significa che quel dispositivo è stato tarato per essere usato anche dai bambini. Per renderci tutti stupidi e ignoranti. Per darci le risposte che più fan comodo a chi gestisce il flusso delle informazioni.
Un popolo ignorante è facilmente governabile e manipolabile (e questa pandemia e le chiusure non comprovate da reali dati scientifici ne sono la prova evidente).
I politici che parlano di "resilienza" (termine alla moda che non vuol dire praticamente niente) invece di parlare di Arte, Musica, Cultura, Teatro, Poesia.
Dobbiamo usare per forza Resilienza? Allora la usiamo nei confronti della Politica con la speranza di vedere, di nuovo, politici dalla indubbia cultura invece di tanti che vediamo oggi.
G.B.F.
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