Il mondo virtuale, il digitale 3D, il Metaverso, la realtà aumentata sono novità solo sulle pagine di certi big media nazionali italiani che, come quando un ragazzino scopre una cosa e pensa di essere il primo a parlarne, sparano notizie a raffica su un argomento ormai vecchio che ogni tanto torna in auge.
Il mondo virtuale tridimensionale (vi ricordate il film "Tron", bene, era del 1982 ossia 30 anni fa), non è un argomento di oggi. Non è che, perché ne parla Zuckerberg, che non riteniamo affatto un grandissimo informatico (a differenza di chi ne tesse le lodi perché non ne capisce un fico secco), diventi una novità.
Storia vecchia come vecchie erano le tecnologie di 30 anni fa. Son almeno 30 anni che si parla di tridimensionalità, che spesso si applica al mondo delle aziende come si fa con la realtà aumentata, che si studia per renderla utile anche quotidianamente. Chi non ha avuto un account in "Second Life"? Una noia pazzesca.
Eppure per molti media italiani, che di strafalcioni relativi al mondo informatico ci fanno dono molto spesso da anni, si tratterebbe del futuro. Al limite potrebbe essere il presente ma, ve lo diciamo, è il passato. Uno dei tanti temi che ogni tanto torna alla ribalta.
Di vivere la nostra giornata indossando un visore 3D non ci importa proprio nulla. La tecnologia rende stupidi e limita le capacità di pensare.
Guardate i giovani che non riescono a staccarsi dal loro smartphone: provate a farli leggere (tantissimi non sanno leggere), provate a fargli fare dei conti a mente (non ce la fanno), chiedetegli chi sia il Presidente della Repubblica (vedrete che molti non lo sanno).
La tecnologia non è "utile" se diventa solo un trend, una moda passeggera. La tecnologia "intuitiva" non rende intelligenti: è progettata affinché un bambino di 1 anno, o un anziano di 80, possano usarla facilmente.
"Intuitivo" spesso è sinonimo di "per stupidi".
Quale sarà il rischio privacy e di "controllo" totalizzante per chi indossa i visori 3D visto che se ne vuole aumentare la diffusione in modo estremo?
Volete vivere una vita virtuale collegati ad un visore 3D?
Accomodatevi in poltrona, spegnete il cervello e vivete le vostre vite finte.
Bella o brutta noi vogliamo una vita vera che non sia controllata, gestita, registrata, tracciata da altri. Men che meno da quel tizio lì.
Staff
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