Incredibile. Cercando su tanti siti internet di informazione la notizia della grande protesta a Roma, e in tante altre città d'Italia, non si trova. Semplicemente non c'è.
Sebbene migliaia di persone tra ristoratori, titolari di bar, palestre, negozi, attività commerciali e Partite IVA, siano scese in strada la notizia non c'è. Il disagio della gente che da più di un anno non riesce a lavorare non fa notizia.
Il malessere degli imprenditori riuniti a Roma è diventato, a causa di qualche piccolo scontro con le Forze dell'Ordine, notizia di eversori di estrema destra avessero manifestato in piazza "tutti senza mascherina" e per creare scontri con la polizia.
No signori: non è così. Da oltre un anno noi di Assud parliamo con imprenditori e conosciamo le loro difficoltà. Sappiamo che la cassa integrazione è arrivata in ritardo, sappiamo che non riescono a pagare gli stipendi ai dipendenti con l'asporto, sappiamo che l'asporto non possono farlo tutti i ristoranti (e le palestre cosa dovrebbero fare?), sappiamo che i bar non ce la fanno, sappiamo che i locali notturni sono prossimi al fallimento così come le discoteche.
Noi di Assud sappiamo che tante Partita IVA non hanno ricevuto sostegni o ristori. Noi sappiamo che tanti non ce la fanno più. Sappiamo che tutto il mondo dell'indotto soffre anche di più: pubblicitari, web marketer, social media marketer, grafici, dj, ragazze immagine, pr. Tutto questo sottobosco o parallelo del mondo dei locali e della movida che non lavora più da un anno.
Però, tutta questa sofferenza, non fa notizia. Sembra che non importi ai grandi media.
Noi di Assud siamo vicini alla gente: noi non abbiamo ristori, non abbiamo sostegni, non abbiamo amicizie politiche, non abbiamo tessere di partito e non abbiamo contributi pubblici alla Stampa. Noi non siamo ricattabili in alcun modo: noi stiamo sempre dalla parte della gente.
Le manifestazioni di Roma, Milano, Bari, Napoli in alcuni casi sono diventate solo quelle di ambulanti che non hanno sostegni. Non erano solo loro in piazza.
In piazza c'era una parte buona della nostra Italia: c'erano i nostri piccoli imprenditori. Quelli che si ammazzano di lavoro per pagare una montagna di tasse inique e spesso ingiuste e che pagano sia le pensioni sia gli stipendi dei parlamentari e di quelle Forze dell'Ordine cui nessuno avrebbe mai voluto creare disagio o fastidio.
Dispiace per il poliziotto ferito: a lui vanno solidarietà e gli auguri di pronta guarigione. Qualunque forma di violenza va condannata, sempre.
Gli aderenti al movimento "Io Apro" sono stati quasi certamente messi in mezzo. Di sicuro ci sono stati infiltrati tra di loro. In Italia, gli infiltrati alle manifestazioni del popolo, si sono visti più volte.
Bisogna ascoltare il malessere e il malumore degli imprenditori e non ignorarli. Vogliono solo lavorare.
Bisogna fare vaccini, aumentare le terapie intensive e non fare multe, durante le feste, a chi già non ce la fa più. Il modello delle chiusure è fallimentare: bisogna riaprire tutto. E basta con l'esortare gli italiani a fare la spia del vicinato.
Staff
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