#IoApro, il Movimento spontaneo creatosi tra i titolari di attività commerciali ingiustamente chiuse da mesi (dai ristoratori ai locali notturni, dalle discoteche alle palestre e così via), dopo il successo della manifestazione tenutasi a Bologna, va a manifestare a Roma.
Appuntamento il 6 aprile alle ore 15 in piazza Montecitorio. Sono attese migliaia di persone che vogliono solo lavorare e tornare ad una vita normale. Confidiamo anche nella presenza dei giornalisti e dei media.
Da oltre un anno anche Assud.it porta avanti la richiesta di aprire nuovamente i locali che, ingiustamente e senza prove scientifiche, sono stati additati come luoghi di contagio. In realtà, nonostante le chiusure, i contagi sono aumentati e con loro il numero di decessi.
C'è da dire che da anni, in Italia e non solo, la Sanità Pubblica è stata massacrata con tagli iniqui e ingiusti. La Sanità Pubblica non può essere una azienda: deve essere un servizio per la comunità. In particolar modo per tutte quelle persone che con il loro lavoro devono sostenere la massacrante imposizione fiscale dello Stato italiano.
I ristori? I sostegni? Sono stati ridicoli e tantissime Partite IVA neanche li avranno perché le scelte con cui darli sono discutibili e alquanto inique. Le cifre che finora sono state stanziate sono risibili e servono, forse, a pagare le tasse allo Stato. Con una mano ti dà un miserabile aiuto e con l'altra, lo Stato, se lo riprende.
E così domani #IoApro (pagina Facebook) manifesta a Roma. Piena solidarietà a tutti quei lavoratori a cui, senza dati scientifici, viene vietato di lavorare.
Bisogna riaprire in sicurezza ed eventualmente far chiudere temporaneamente solo le attività commerciali che non rispettino le regole. Pare che dal 20 aprile qualche attività riaprirà ma si tratta di altre 2 settimane di sacrifici. Ovvio che più si avvicina la bella stagione meno il virus sarà aggressivo. Sempre così.
Ristoranti, pub, bar, sale bingo, locali notturni, discoteche, negozi devono poter riaprire subito come è stato per i supermercati che - anche nei giorni prima di Pasqua come è sempre stato - sono stati letteralmente presi d'assalto da migliaia di persone.
Non è dato sapere quale scienza e quale scienziato possa sostenere che nei superaffollati supermercati il virus non si diffonda ma, invece, si possa trovare in un ristorante in cui entrano poche persone. Quale è l'evidenza scientifica per cui in un bar, per il tempo di un caffé, si prende il Covid19 ma non si prende dentro un supermercato in cui si rimane per molti minuti?
La libertà delle persone può essere limitata costituzionalmente per motivi di sanità (sostenuti da dati scientifici però) e non per motivazioni politiche. Dati scientifici che non siano solo numeri (talvolta gestiti in modo discutibile come accaduto in Sicilia).
Riapriamo tutto subito e potenziamo la campagna di vaccinazione.
Staff
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