Piove, Governo ladro! A parte la facile ironia che abbiamo sentito da più parti c'è da dire che le riaperture di bar e ristoranti sono una fuffa con l'aggravante del maltempo. Moltissimi locali, infatti, non hanno spazi all'aperto o dehors per cui non potranno servire ai tavoli.
Si trattava di una palese ingiustizia: lo Stato deve dare a tutti le stesse possibilità e non solo ad alcuni.
A fare equilibrio, equità e giustizia ci pensa il fato (quello dell'antichità) che porta pioggia in moltissime località per cui servire clienti all'aperto sarà impossibile a meno che non si tratti di amici dei proprietari del locali. Le temperature, inoltre, scese di molti gradi non rendono proprio desiderabile il fatto di andare a cenare seduti all'aperto.
Sarebbe bastato far riaprire tutti i locali con precisi protocolli di sicurezza ma le cose semplici, in Italia, non si possono fare. Si possono riempire e affollare i mezzi di trasporto ma non si può far mangiare una pizza a 10 persone sedute a distanza. Misteri imponderabili e incomprensibili.
Le scuole superiori spesso affollate e piene di ragazzi cui bisogna ricordare ogni 3 secondi di mettere la mascherina, di non passarsi penne o attrezzi, di non fare assembramento, di mantenere la distanza, di igienizzarsi le mani - invece - sono il fiore all'occhiello dei buoni comportamenti anticovid. Complimenti.
La politica devono farla persone che hanno coraggio e non da persone che discutono da settimane se il coprifuoco deve passare dalle 22 alle 23 o se il cittadino deve essere a casa alle 22 o se può stare seduto al tavolo fino alle 22 (ve lo diciamo noi: alle 22 si deve essere già a casa). Però che argomenti di fondamentale importanza discutono i nostri politici.
Questo è un virus malevolo che gira la notte come i rapinatori di certi vecchi film.
Senza coraggio non si può fare politica perché - usiamo la terminologia che sta a cuore alla politica - i benefici sono molto inferiori rispetto ai danni.
Da oltre un anno ci è stato ripetuto pià volte (cercate su Google) dal ministro Speranza e altri esperti che le "misure funzionano" e il virus allenta la morsa.
Se così fosse stato non saremmo chiusi in casa, tanti senza poter lavorare, da oltre un anno. Chiusi in casa sì ma stupidi no.
Non serve essere un super virologo o un esperto di medicina per sapere che in estate i virus influenzali perdono forza per ripresentarsi in autunno e inverno. Non c'è bisogno di lauree e specializzazioni in medicina: lo sa anche la signora Beppa di 80 anni con la sua seconda elementare.
Il Covid è un coronavirus e l'anno scorso, estate 2020, era praticamente sparito. Sarebbe riapparso: lo sapevamo in tantissimi. Non lo sapevano a Roma. Fantastico.
Invece di scrivere libri in cui trattare della nuova egemonia culturale della sinistra si poteva pensare ai vaccini e a come far ripartire la scuola in sicurezza.
Ora è tempo di aperture vere. Basta con questo morboso modello di inutili chiusure.
Non vogliamo stare chiusi nelle cantine a vedere i corvi passare davanti alle finestre con le grate.
Staff
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