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La propaganda russa si è insinuata, negli ultimi 20 anni, nella poco vivace vita culturale italiana. Si rimane sconcertati nel guardare la tv, leggere alcuni giornali, ascoltare le opinioni sull'aggressione vigliacca all'Ucraina.




Che l'Italia, e non è l'unica in Europa (vedi la Francia), fosse avviluppata dal triste e cupo velo della propaganda nazionalista russa lo si sapeva. Non si pensava, però, che potesse essere così tanta e così violenta.
Opinionisti in tv, sui giornali, su internet e in radio rilanciano i comunicati della propaganda putiniana. Sconcertante.

E così vediamo Putin seduto al "tavolo delle buone notizie" che confabula con il suo ministro della difesa sulla caduta di Mariupol (notizia smentita da Stati Uniti e altre nazioni occidentali). 
Si tratta di un mero tentativo di dare almeno un piccolo significato a questa inutile e fallimentare guerra. Un teatrino con cui Putin può avvicinarsi alle celebrazioni del 9 maggio.

Un po' come aver diffuso la notizia che la nave da guerra Moskva sia "affondata" e l'equipaggio sia stato tratto in salvo. Falso. E' stata affondata e molti marinai sono morti (basta cercare sui VKontakte, il social russo e leggere i post delle mogli dei marinai). Un altro Kursk.

In realtà la Russia perde su tutti i fronti: in Ucraina ha già perso la faccia e la credibilità. Questa guerra ha ridimensionato l'idea di forza e grandezza che la stessa propaganda aveva diffuso. Abbiamo visto un popolo, quello russo, che sta perdendo migliaia di giovani mandati allo sbando (al fronte, a morire). Soldati russi che stuprano donne e bambini. Soldati russi che sparano a donne, anziani e bambini. Soldati russi che sparano persino a cani e gatti. 
La Russia ha dato mostra di disumana ferocia e inutile violenza. E nonostante questo non riesce a chiudere questa partita. Sebbene opinionisti e amici di Putin si perdano in lodi e difese sperticate quanto inutili.

L'Occidente sta isolando la Russia su ogni fronte: economico, sportivo, sociale. Una sconfitta per tutti i russi che continuano ad abbeverarsi colpevolmente alla propaganda del loro leader.




L'Ucraina resiste per un'idea che il popolo russo non conosce: la libertà. Nessuno che ha assaggiato il gusto della libertà riesce a privarsene.
E, dunque, gli opinionisti putiniani stanno perdendo le staffe. In tv gridano perché nessuno li ascolta e li prende sul serio. Solo quella fetta di popolazione più ignorante e culturalmente compromessa che crede ancora che chi siede su una sedia in uno studio televisivo sia una persona importante.

E così vediamo gente in tv che sbraita e accusa: "La guerra l'ha voluta la Nato". Dunque anche l'Italia che della Nato fa parte? E qui siamo alla fantapolitica e alle fantasciocchezze. Di fake news ne abbiamo lette, durante questi due mesi di aggressione e sistematico genocidio del popolo ucraino, in quantità industriali e di molte abbiamo quasi riso per non piangere.

L'occidente, la Nato, l'Europa: ma quando mai è stato dichiarato di voler fare guerra alla Russia? La propaganda russa non funziona più. Non ha funzionato.
Putin pensava di poter fare tutto ciò che voleva dopo aver coltivato e sovvenzionato tanti "amici". E ha sbagliato i suoi calcoli.

Putin, invece di punire i propri generali e consiglieri, dovrebbe punire se stesso poiché l'errore più grande probabilmente l'ha fatto proprio lui.

Staff




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