«Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un essere umano. È il mostro. L'hanno fatta degli uomini, questo sì, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo.» - da "Furore" - John Steinbeck
La rivolta dei trattori, la rivoluzione degli agricoltori. Qualcosa richiama alla mente quel capolavoro letterario che è "Furore" (The grapes of wrath) di John Steinbeck.
Di cosa tratta? Tratta degli agricoltori, durante la Grande Depressione (dopo la crisi del 1929), a cui le banche (sempre le banche) non danno più credito.
Le banche, allora, confiscano le terre ai contadini che sono costretti ad emigrare in altri stati (che non li accolgono benissimo) spinti dal bisogno e dalla necessità.
E la commistione tra banche, politica, grandi gruppi finanziari - nel romanzo come nei nostri giorni - si avverte ed è quasi palpabile.
Nel romanzo si insinua quel dubbio, che poi è una triste realtà, che la volontà in fondo è quella di impoverire ancor di più i più deboli per renderli ancora più poveri, più indifesi, più bisognosi.
Ed è quello che vediamo con questa Europa di affaristi, banchieri, multinazionali, lobby.
Questa Europa:
- che dice di voler difendere la nostra cultura e poi si traforma in Eurabia (facendo entrare milioni di immigrati irregolari);
- che dice di difendere i nostri prodotti tipici agroalimentari (inventando mille sigle da mettere sulle confezioni) e poi autorizza la vendita di farine di insetti (in Italia il governo ha autorizzato il 29 dicembre 2023 - in piene festività - grilli, locuste migratorie e due larve della farina);
- che promuove nel mondo i nostri prodotti agricoli per vietare ai contadini e alle imprese agricole di coltivare la terra;
- che promuove il Green delle auto elettriche la cui produzione di batterie è un disastro ambientale.
Il costo del denaro, dunque anche gli interessi sui mutui, non scende. E' alle stelle e non ce n'è motivo. Non c'è una reale motivazione finanziaria. E' una mera volontà politica quella di tenere la gente alle strette, senza soldi in tasca mentre le banche si arricchiscono.
E perché nei conti correnti con saldo in positivo, con un costo del denaro così alto, gli interessi sono rimasti 0 (sì, zero). Anche l'interesse sui depositi positivi deve salire.
Dunque la banche prendono più interessi ma non ne danno. E non è molto corretto.
E i governi, fatti da banchieri e dai loro amici, non dicono niente. Stanno a guardare.
Sembra, e speriamo di sbagliarci, che qualcuno voglia un'Europa fatta di un popolo composto da europei e migranti. Gente povera che arriva, forse a fine mese, pronta a litigare su tutto mentre dall'alto - chi governa e ingrassa - guarda sereno e tranquillo. Tanto sa che la marmaglia, sempre più ignorante in virtù di una pessima istruzione scolastica, andrà a votare e voterà di nuovo gli stessi che faranno loro promesse farlocche.
Ritorna alla mente quel piano complottista a cui qualcuno ha dato il nome di Kalergi. Mah, tanto complottista non sembra più.
Gli agricoltori europei, però, hanno capito e sono scesi in strada. Altro che andare ad imbrattare opere d'arte e sedersi sulla strada.
Gli agricoltori si sono fatti sentire ed era ora che qualcuno lo facesse contro questa Europa dei soldi.
Europa senza etica e senza morale. Europa delle banche. Un mostro.
Staff
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