"Porca Puttena ti spezzo la noce del capocollo e ti metto gli intestini a tracollo". E' la frase cult di Lino Banfi che ci viene in mente ogni volta che abbiamo a che fare con il "Politicamente corretto" che, in Italia, equivale a pensiero unico dettato da altri e limitazione della libertà di idee, pensiero e di parola.
Lo spot con protagonista Banfi nei panni, riconoscibili, dell'allenatore Oronzo Canà ("L'allenatore nel pallone 1 e 2") non è stato censurato. Da Tim fanno sapere che la programmazione è andata in onda regolarmente.
I film di Lino Banfi, Alvaro Vitali, Edvige Fenech, Barbara Bouchet, Renzo Montagnani, Pippo Franco, e tanti altri attori e caratteristi che rimarranno nella storia del cinema vanno contestualizzati nel loro periodo storico. Non si può quaranta anni dopo riscrivere la storia perché equivale ad una specie di Revisionismo becero e bigotto.
Quei film hanno rappresentato i vizi, e talvolta le virtù, dell'italiano piccolo borghese. Sono infarciti di volgarità - ma che bello era quando si poteva parlare senza giri di parole ridicoli - come se ne sentono in giro ogni giorno.
Chi vive in Veneto, come parte di noi di Assud, sente bestemmiare ogni giorno decine di persone. Se si dovesse girare un film in Veneto la bestemmia dovrebbe essere abolita? E se volessimo girare un film di stampo Neorealista? Cosa ne penserebbero i grandi registi del passato che, oltretutto, erano -in molti- Neorealisti?
Il "Politicamente corretto" è solo figlio dell'ignoranza e della chiusura mentale. A questo gioco che mira al controllo del significato delle parole noi non ci prestiamo.
Porca puttena.
G.B.F.
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