Come spesso accade in Italia gli argomenti interessanti diventano grotteschi. Si parla dell'olio di palma. Molti spot pubblicitari di aziende dolciarie recitano che nel prodotto non c'è olio di palma ma nessuno spiega perché si dica.
Olio di palma si o no? In Italia il messaggio che passa è che l'olio di palma faccia male. Che poi in tavola si serva una cotoletta fritta nel burro, invece, è tutta salute!
Al di là della cattiva alimentazione che ognuno di noi possa avere quello dell'olio di palma - sedetevi! - è più un problema ambientale.
L'immagine a lato, del WWF, mostra come le foreste del Borneo (habitat naturale di moltissime specie animale) e dell'Indonesia siano state abbattute per piantare palma da olio.
Se tanto olio di palma viene prodotto e consumato vuol dire anche che probabilmente non fa male come qualcuno crede.
Ecco, se sentiamo parlare di cambiamento del clima, dell'innalzamento delle temperature, è anche colpa di governi scellerati che consentono la coltivazione sfrenata di palme. Parte di quelle coltivazioni, inoltre, sarebbero illegali.
Dal punto di vista alimentare appare piuttosto semplice affermare che quella regola che spesso sentiamo dire ai nutrizionisti è sempre valida: "ogni abuso fa male". Esagerare con l'olio di palma o con altro olio di origine vegetale o con altri prodotti contenenti grassi saturi, fa sicuramente male. Vale sempre la regola che bisogna avere una alimentazione variegata e equilibrata.
Esiste, ovviamente, olio di palma la cui produzione è tracciabile e sostenibile. Quello a cui ha fatto riferimento una nota industria dolciaria italiana che ha spiazzato tutta la concorrenza.
Sono in corso analisi a livello internazionale. Vedremo cosa salterà fuori.
Anche questo articolo "non contiene olio di palma". Non stampatelo: risparmiate gli alberi che già se ne estirpano troppi in nome dello schifoso denaro.
G.B.F.