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Sentiamo spesso la parola "maranza" (usata in senso denigratorio) che tende ad indicare giovani, abbastanza spesso nordafricani di seconda generazione (nati in Italia). Cosa significa però questa parola? In che contesto viene usata? Cerchiamo di darne una definizione in base alle info che abbiamo reperito.






La parola "maranza" è un termine gergale italiano che ha origini controverse e diverse interpretazioni a seconda del contesto e della regione.
Si ritiene, di recente anche alcuni personaggi noti ne hanno data questa definizione, che il termine possa derivare dalla combinazione di "marocchino" e "zanza" (che significa piccolo furfante o persona fastidiosa).

Tuttavia, l'etimologia precisa rimane incerta e variabile. In molte zone d'Italia, il termine "maranza" viene usato per descrivere giovani, spesso di classe sociale medio-bassa, che adottano uno stile di vita e di abbigliamento vistoso e volgare, e che manifestano atteggiamenti arroganti e provocatori.
Indossano, spesso, abiti su cui sono riprodotti (forse falsificati) i loghi di grandi marchi della moda. Il loro linguaggio è molto limitato, povero, ripetitivo, (farcito di pseudo anglicismi), violento e volgare: la conoscenza della lingua italiana è ristretta.




I "maranza" sono generalmente associati a un'assenza di educazione e rispetto per le norme sociali. Vengono spesso descritti come appartenenti a un branco: il maranza non si espone singolarmente. La sua "forza" è il branco, il gruppo, altrimenti non rischia.


Questa figura viene stereotipicamente dipinta come priva di buone maniere, rispetto per le istituzioni e per il prossimo. Molti i video sui social a loro dedicati.
I "maranza" vengono frequentemente rappresentati come ragazzi e giovani adulti che fanno uso di linguaggio volgare, che ascoltano musica trap italiana, e che si dedicano a comportamenti antisociali come atti di vandalismo o piccole delinquenze. Giovani che spesso non sanno far niente ma che sperano di fare soldi facili anche se, poi, non sanno come fare.




La percezione sociale dei "maranza" è influenzata da una serie di pregiudizi legati alla classe sociale e alla provenienza geografica. Spesso vengono etichettati come simbolo di degrado urbano e di mancato rispetto per l'ordine pubblico, alimentando stereotipi negativi che possono portare a discriminazione e marginalizzazione.

Riassumendo il "maranza" è il bulletto maleducato che cerca di darsi un tono indossando abiti e accessori (spesso tarocchi): è quello che non paga il biglietto sull'autobus, che risponde male al professore, che non accetta nessun tipo di autorità e che sa solo dire "mi devi portare rispetto, bro" ma poi il rispetto per gli altri non sa cosa sia.
Sarebbe interessante studiarne la famiglia.


È importante sottolineare che non tutti i giovani appartenenti a determinati contesti sociali o che adottano un certo stile di abbigliamento sono necessariamente "maranza".

Staff





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