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Nobel Letteratura 2016 a Bob DylanIl premio Nobel per la Letteratura 2016 è stato assegnato al cantautore folk Bob Dylan. Al di là delle sciocchezze che la gente continua a ripetere, citando Omero e poeti classici a caso, provo a dire la mia.



Bob Dylan e il Nobel 2016Inadatto al personaggio Bob Dylan. Il Nobel per la Letteratura al cantautore folk statunitense appare inadatto. Il premio più giusto per un cantante, anche se in molti brani impegnato politicamente, è sicuramente il Grammy.

La motivazione, inoltre, lascia poco spazio ai dubbi: per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana.

Inutile tirare in ballo Omero e poeti classici. Sono periodi talmente lontani e talmente differenti che il tutto appare grottesco. Specie per il fatto che ai tempi di Omero la stampa non esisteva, le tradizioni erano orali, l'analfabetismo era diffusissimo (non che oggi si scherzi con i livelli di analfabetismo di ritorno e analfabetismo funzionale).

Inutile anche parlare dei molteplici commenti contrastanti. Non tutti i commentatori hanno considerato accettabile la decisione svedese. I fan del cantante sono in visibilio. I cultori della poesia non lo sono di certo. Per alcuni media italiani si tratta di un premio all'industria discografica americana.

Vero è che il significato di Letteratura e di Poesia spesso si è intrecciato e che la Poesia, spesso, è stata intesa come la più alta forma di Letteratura.

Personalmente però ritengo valida la visione della Poesia come enunciata dallo scrittore e poeta Ralph Waldo Emerson: espressione della bellezza, della verità trascinatrice degli uomini, della visione dei sogni degli uomini, dell’annunciazione profetica delle novità e celebrazione del pensiero, della libertà raggiunta con l’immaginazione. È la creazione del linguaggio; quest’ultimo definito dallo studioso americano “poesia fossile”.



Grande importanza nell’opera del “poeta” Emerson assegna ai simboli: Nulla esiste in natura che non rechi con sé l’intero senso della natura; e le distinzioni che noi facciamo, negli accadimenti pratici [...]scompaiono del tutto quando la natura è usata come simbolo. Il pensiero rende ogni cosa adatta a un tale uso. […]Ciò che sarebbe ritenuto ignobile e perfino osceno, per gli osceni, diventa illustre se espresso in un nuovo ordine di pensieri [...] Cose minuscole e ordinarie possono essere grandi simboli. Più è ordinario il simbolo da cui una legge è espressa, e più esso è incisivo, e più durevole nel ricordo degli uomini.


Nei testi di Bob Dylan, che vanno analizzati separandoli dalla musica, l'intento creativo non è di certo ai massimi livelli. Prima di lui hanno vinto il premio Nobel per la Letteratura scrittori di altra grandezza. Ciò che manca in Dylan è la creazione del linguaggio: lui è più spesso ancorato ad una terminologia di rapida comprensione. Non è Vladimir Vladimirovič Majakovskij, non è Arthur Rimbaud che spinge le parole all'estremo, non è William Blake, non è incisivo come il miglior Ernest Hemingway, non è "ignobile e osceno" (cito Emerson") come Charles Bukowski o Hubert Selby jr, non è un profondo conoscitore della mente come Luigi Pirandello.

Dylan usa le figure retoriche ma non è un grandissimo poeta. Di certo è un grande cantante che cantato gli anni della contestazione. Non è il solo: penso a Leonard Cohen, a Ed Sanders a Tuli Kupferberg. 

Il piano letterario pone interrogativi sul linguaggio e sul reinventarlo. Dylan non lo reinventa. Il premio Nobel non è adeguato alla sua figura di grande cantautore. Inoltre Dylan, di profetico, ha poco. Se leggiamo poesie scritte da Charles Bukowski decine di anni fa ci rendiamo conto di come lui sia stato profetico. Profetici lo furono anche alcuni poeti della "Beat Generation". 

Che non abbia risposto all'Accademia Svedese fa parte del personaggio.

Fossi in lui, e mi auguro per lui, non lo ritirerei. E infatti, la scritta sul suo sito "Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura" è stata trasformata in "Compra su Amazon".

Attualmente l'unico ad aver rifiutato il premio Nobel è stato Jean Paul Sartre con questa motivazione: "nessun uomo merita di essere consacrato da vivo".

premi sono espressione borghese di mediocrità e di miserabile vanità umana. Fregiarsi di un premio è fregiarsi del nulla eletto a sistema. Quel sistema che Dylan ha sempre rifiutato. Dovrebbe continuare a farlo.

G.B.F.


Foto:
un disco di Bob Dylan (fonte: Google Immagini)

Aggiornamento del 29/10/2016: in una intervista ad un media USA Bob Dylan ha detto che se potrà andrà a Stoccolma. Aver ricevuto il Nobel "è una gran bella cosa". Dylan, dunque, sembra aver accettato il premio. Una delusione per tantissimi fan che riscontrano l'imborghesimento del cantautore.

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