Avengers insegna agli italiani la parola "ineluttabile". Si legge questa notizia un po' ovunque. Diciamo la verità però: questa parola non la conosceva chi non legge libri come romanzi, poesia, saggistica. Chi non legge ha un "vocabolario" personale molto ridotto rispetto a chi legge.
Ineluttabile non è un termine desueto (un attimo, sapete cosa vuol dire "desueto"? Significa che "non si usa più". Meglio dirvelo che molti non lo sanno e ve lo dico prima che un altro film ve lo insegni) ma un termine come un altro.
La verità è che internet, gli smartphone, i tablet hanno reso - come era nei piani di chi li produce - la gente più stupida e meno abituata a pensare. Molti credono che digitare in modo meccanico su uno schermo sia una cosa intelligente ma in realtà si pensa molto di meno. E poi la gente va al cinema e scopre che esiste la parola "ineluttabile". Complimenti.
Che la tv e il cinema, molto meno internet visti i risultati, abbiano avuto e possano avere un ruolo educativo e formativo (entro certi limiti) non ci sono dubbi.
Che si sia aperto un dibattito su "ineluttabile", però, è ridicolo e grottesco. E' solo l'indicatore di quanta ignoranza (nel senso di "non sapere") ci sia in giro. Ed è un problema per un Paese occidentale che vuole essere annoverato tra i big del Pianeta.
Bisogna ricominciare a leggere i libri. Bisogna ricominciare a consultare il dizionario. Bisogna essere curiosi e avere voglia di scoprire. Davvero triste che ci sia tanta gente che si sia accontentata di un film per scoprire le meraviglie della Lingua Italiana - veicolo di cultura da sempre -. Davvero triste.
Un segnale, insieme a certa politica, del degrado ormai diffuso nel nostro fantastico Paese.
Staff