

Alcune suore che erano state prese in ostaggio sono state liberate da un blitz delle teste di cuoio. I due attentatori sono stati uccisi.
Entrambi avevano tentato di arruolarsi nel Daesh (l'Isis) in Siria. Uno era schedato ed era considerato tra quelli pronti a colpire. Ancora una grave falla (come a Nizza) nella sicurezza francese. Cazeneuve e Hollande appaiono inadeguati e per mantenere la loro posizione di potere promettono interventi militari.
L'Isis dalle stragi numerose è passato, dunque, all'omicidio fortemente simbolico: un prete sgozzato sull'altare della sua chiesa. Uccidere un prete, dunque: un rappresentante della cristianità, della cultura su cui si basa l'Europa. Non è questione di essere cattolici o atei: è stato colpito un simbolo della nostra cultura.
E perché tutto ciò? Probabilmente per fare inorridire noi europei e per scatenare una forte rappresaglia militare dell'occidente in Siria e Iraq.
A cosa servirebbe la rappresaglia militare? E' da dire come dal 2014 ad oggi l'Isis abbia perso tante importanti città e aree di Siria e Iraq. E' noto, e su questo si basa la propaganda dell'Isis, come ad ogni attacco della coalizione occidentale fasce di musulmani - che subiscono perdite causate dai bombardamenti - si avvicinano e sostengono l'Isis.
In pratica c'è da dire che sono pochi i musulmani, specie i Sunniti, che sono pro-Isis. Ogni volta che la coalizione occidentale sgancia le sue bombe su Iraq e Siria, parte dei musulmani moderati si avvicina alle posizioni del califfato che riesce a far passare l'occidente invasore (i "crociati") come invasori infedeli.
L'Isis, dunque, che non è estraneo ad attentati contro Sciiti e Azeri, cambia strategia di comunicazione in base al risultato che vuole ottenere.
Colpire un prete all'interno di una Chiesa è più un atto simbolico che suscita sdegno e voglia di rivalsa.
In questi casi bisogna fermarsi a riflettere, ad analizzare i dati. Non bisogna fare come Hollande che promette di sganciare bombe su bombe. Il rischio è quello di alimentare le fila di chi si vuole combattere.
Staff