Altri 100 euro da buttare via per pagare l'odioso balzello per la RAI. Criptate il segnale e chi vuole vederla paga: non è impossibile farlo. Forse, però, è più facile mettere le mani in tasca agli italiani.
100 euro da sprecare per pagare il canone RAI o, meglio, la tassa di possesso della tv. Un balzello, chiamatelo come volete, che è a dir poco odioso.
La RAI per anni ha rappresentato l'esempio della lottizzazione politica attiva in questo strano Paese. Un servizio "pubblico" governato da metodi politici e, dunque, già contraddittorio in sè.
Onestamente non ce ne frega niente della RAI, dei suoi conduttori, dei suoi professionisti (famosi solo perché gente stupida li considera tali).
Si cripti il segnale RAI come SKY o Mediaset Premium. Chi vuole seguire quel tipo di programmazione paghi pure per farlo. Far pagare tutti non è giusto, non è corretto, non è equo. Si può avere una vecchia tv solo per giocare con una console di videogiochi. Come la mettiamo in questo caso? Conosco tantissime persone che hanno una tv ma che non la guardano da anni. Conosco persone che i segnali RAI non li ricevono. Conosco persone che non hanno sintonizzato i canali RAI. E dunque perché essere costretti a pagare?
Questo modo di agire equivale a mettere le mani in tasca agli italiani. E' una scorrettezza inaudita.
Se i dirigenti della RAI sono sicuri di poter competere con altre emittenti allora optino per criptare i segnali e vendano i box per la ricezione. Sarebbe davvero una svolta e si eliminerebbe ogni traccia di lottizzazione politica. Sarebbe anche l'occasione per capire se la RAI sia davvero competitiva sul mercato. Se non fosse allora tanti saluti.
Staff