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Il settore della nitghlife e della vita notturna, in Veneto, sta soffrendo a causa della diffusione del COVID-2019, un coronavirus. Panico e allarmismo davvero esagerati rischiano di mettere in ginocchio un intero settore.

Il video



La denuncia, forse più un grido di allarme, dello stato di malessere viene da circa 90 locali della vita notturna veneta: da Verona a Venezia. Locali come discoteche, discobar, musicafé, lap dance, strip bar e chi più ne ha più ne metta poiché in Veneto, quella del divertimento, è una vera industria.

Tantissime aziende e tantissimi lavoratori oltre a tante imprese dell'indotto che stanno rischiando davvero di veder fallire il loro business a causa dei rischi di contagio del COVID-2019.

Riunendosi in comitato i locali della nightlife veneta chiedono la possibilità di poter ricominciare a produrre, di rimettersi in modo, di fare quello che meglio sanno fare: realizzare il business del divertimento.

A tutti piace divertirsi ma far divertire gli altri è un lavoro che richiede impegno, sacrifici, rinunce. Non tutti conoscono il settore della "vita notturna" per cui la chiusura - a fronte di bar, ristoranti, palestre, piscine rimaste aperti - sembra un tantino esagerata.





Chiaro che le autorità devono assolvere al loro compito di tutela della salute pubblica. Il settore del nightlife, però, conta migliaia di lavoratori in tutta la regione e deve, certamente, essere salvaguardato.

Ai lavoratori veneti si sommano, inoltre, numerose agenzie di spettacoli, fornitori, artisti, musicisti, dj che formano un vero indotto. Se tutta l'industria si ferma, il danno è enorme e lo è per tutti.

La riapertura dei locali della vita notturna in Veneto è un auspicio non solo di chi lavora nel settore ma anche dei clienti. Sappiamo con certezza che diversi locali sono letteralmente tempestati di telefonate da parte dei clienti abituali, di amici, di prospect che vogliono solo una cosa: divertirsi e dimenticarsi per qualche ora del panico e dell'ansia da malattia.

Gli accorgimenti come disinfettanti e gel per le mani possono essere messi in pratica molto facilmente. I locali, inoltre, rispettano delle regole rigide e severe riguardo l'igiene per cui non è che si debba poi far chissà cosa.

La speranza di tanti lavoratori è quella che, presto, si possa tornare a ridere, cenare, ballare, cantare, divertirsi nei locali veneti. Tornare liberi di vivere e liberi di far battere ancora il cuore della notte veneta.

Intanto, a sostegno delle imprese della nightlife si schierano anche consulenti di web marketing e strategie digitali come Business Amplifier di Vicenza. Questa si è resa disponibile a fornire consulenza gratuita a quei locali che stanno risentendo maggiormente della chiusura obbligatoria a causa del COVID-2019.

Business Amplifier può essere contattata al 349.1456668 (preferibilmente via Whatsapp).

Staff Assud



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