La Juventus vince la Coppa Italia: la terza consecutiva. Nessuna squadra italiana ci era mai riuscita. La Lazio ci prova ed è sfortunata in un paio di occasioni. Higuain alza già il primo trofeo: prossimo step Scudetto e Champions. Una stagione, la prima alla Juventus, che il Pipita ricorderà per tutta la vita.
La Juventus elimina anche il Monaco e va in finale di Champions League che disputerà contro una squadra di Madrid il prossimo 3 giugno 2017. Per i tifosi delle squadre avversarie ancora una brutta serata e, comunque, i bianconeri sono in finale contro il Real Madrid.
La Juvenuts dà ancora lezioni, stavolta di tattica e strategia, al Barcellona dello spavaldo Luis Enrique. Al Camp Nou finisce 0-0 con i bianconeri che passano alle semifinali mentre i catalani chiudono in lacrime. Nel sorteggio per le semifinali la Juventus pesca il Monaco. Derby spagnolo nell'altra partita.
La Juventus strapazza il Barcellona infliggendogli un netto 3 a 0 allo Stadium. I giochi non sono ancora fatti perchè il Barcellona ha già fatto vedere di cosa è capace. Grande serata di Paulo Dybala autore di una doppietta. Chiellini sigla la terza rete.
La Juventus approda per la terza volta di fila alla finale di Coppa Italia dopo aver eliminato il Napoli. In finale, il 2 giugno, incontrerà la Lazio che ha eliminato la Roma.
Il campionato italiano di calcio di serie A diventa sempre meno interessante. A poco più di metà campionato sembra che i giochi siano fatti. Sarebbe opportuno riformare la serie A e riportarla a diciotto squadre. Riformare anche le modalità di retrocessione.
Rimpatriare nei loro paesi tutti gli stranieri che hanno compiuto o compiono reati in Italia. Chi ha avuto condanne torni al suo Paese a compiere reati.
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.
Giovanni Falcone
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.
Giovanni Falcone
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.