L'atletica della Russia non potrà partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016. L'arbitrato del Tas ha respinto il ricorso di 68 atleti russi. Ci saranno solo due atleti sotto bandiera neutrale.
E' la prima volta, che io ricordi, di una intera squadra di atletica leggera di una Nazione viene esclusa dalle Olimpiadi con onta e disonore a causa del doping.
Non ricordo un trattamento del genere neanche per certi atleti cinesi che più che altro sembravano dei cyborg per le prestazioni super che riuscivano a ottenere in certe discipline.
L'intera atletica della Russia non potrà partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 che si cominceranno tra pochi giorni.
La notizia era nell'aria da diversi giorni e non si può non pensare ad una sorta di rivalsa se non vendetta politica nei confronti di Putin e la sua politica estera (specie per Siria e Ucraina).
Al momento pare possano partecipare solo due atlete "eleggibili" in quanto non dopate: l'ottocentista Yuliya Stepanova e la lunghista Darya Klishina che probabilmente parteciperanno sotto la bandiera olimpica e non quella nazionale.
Il Comitato Olimpico Internazionale si esprimerà nei prossimi giorni: prima dovrà analizzare la decisione del Tas. Il CIO, riporta il sito dell'Ansa, potrebbe decidere di escludere tutte le nazionali russe (e dunque da tutte le discipline praticate alle Olimpiadi).
In Russia, ovviamente, la notizia non è stata presa con piacere. L'idea di far passare a livello planetario la "colpa collettiva" degli atleti e il "doping di stato" non piace a Putin e ad una schiera di ministri. Anche alcuni atleti russi non hanno gradito la decisione tra le quali Yelena Isinbayeva.
Di contro le dichiarazioni del velocista Usain Bolt che si schiera contro il doping nello sport accettando e promuovendo, di fatto, sanzioni durissime contro chi imbroglia nelle discipline sportive il cui mantra è vincere onestamente nel rispetto dell'avversario.
Ovviamente, come detto sopra, c'è tanta politica di mezzo. Ed è probabilmente vero che qualche atleta forse era dopato. La decisione di escludere la Russia in questo modo però è un precedente clamoroso e forse anche pericoloso per i rapporti tra Stati.
Non abbiamo sentito dichiarazioni da parte dell'Europa ma, in questo caso, non ci sono di mezzo le banche o la finanza o soldi da prendere dalle tasche dai cittadini.
Staff