Per parlare di riaperture delle attività commerciali era necessario far montare la rabbia dei lavoratori? Le riaperture durante la bella stagione non dovevano essere pianificate prima?
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Si comincia a parlare di riaperture. Oggi, intanto, a Roma un'altra protesta del movimento "Io Apro". Non ci risulta che esponenti politici, per solidarietà, abbiano rinunciato allo stipendio per vivere di stenti per più di un anno.
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AstraZeneca: continua quello che sembra essere un boicottaggio bello e buono. Quasi nessuno, quando va in farmacia, si informa sui farmaci che deve assumere: li prende e basta. Il direttore di Assud: il 15 giugno la seconda dose di AstraZeneca.
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Il 6 aprile a Roma, e in tante altre città d'Italia, migliaia di ristoratori, di titolari di palestre, titolari di negozi e attività commerciali hanno manifestato per chiedere la riapertura ma su tanti media la notizia non c'è. Bisogna riaprire: basta chiusure.
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#IoApro va a Roma per manifestare in piazza Montecitorio e chiedere la riapertura dei locali che, ingiustamente, sono chiusi da mesi senza che una apparente motivazione scientifica sia stata fornita.
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Dopo 9 anni di dominio nel Campionato di Calcio Italiano di serie A, la Juventus diretta dal maestro Andrea Pirlo, stona troppo spesso. Rifondare la squadra.
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Pasqua a casa in zona rossa. Non si può andare nelle altre Regioni per la festa ma si può andare all'estero. Sì, avete capito bene: si può andare in vacanza praticamente in tutta Europa!
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Un altro mese chiusi in casa per l'incapacità politica di venire incontro alle esigenze dei lavoratori. E tante persone non accederanno neanche ai sostegni (ammesso che arrivino). Riaprire tutto.
Controsensi: da un lato la pandemia muove montagne di quattrini e dall'altro ci sono tantissimi lavoratori che non ricevono ristori adeguati e sono costretti inspiegabilmente a non poter lavorare. Lavorare è un diritto costituzionale e continuare con le chiusure, dopo un anno, non è più accettabile.
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Rimpatriare nei loro paesi tutti gli stranieri che hanno compiuto o compiono reati in Italia. Chi ha avuto condanne torni al suo Paese a compiere reati.
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.
Giovanni Falcone
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.
Giovanni Falcone
Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. A degli idioti, termine con cui indichiamo “l’uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. Ma che vi diventa adatto e prendi anzi a parteciparvi, anche ai livelli più alti, appunto per assecondare le esigenze della mafia. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se bisognerà non capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni od omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con un entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili. È una inettitudine relativa quella di queste persone, nel senso che esse non vedono, o non sanno misurare, sulla base delle loro priorità culturali, il pericolo mafioso. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia.