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5. Una civiltà consapevole della propria eredità
Negli ultimi decenni, l’identità europea è stata messa in discussione anche da un certo relativismo culturale, che tende a negare il ruolo storico delle radici cristiane per motivi ideologici o politici. Ma i fatti storici parlano chiaro: l’Europa è nata dalla sintesi di Atene, Roma e Gerusalemme, e qualsiasi progetto europeo che voglia ignorare queste radici rischia di costruire un’identità vuota, sganciata dalla storia e quindi fragile.
Essere consapevoli delle proprie radici non significa escludere, ma saper riconoscere ciò che ha plasmato nel profondo la civiltà europea. Senza questa memoria, il futuro dell’Europa rischia di essere incerto, perché un albero senza radici – anche se fiorisce – è destinato a cadere.
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