Probabilmente credeva che gli italiani lo amassero come i cubani ameranno sempre Fidel Castro ma non è così: la maggioranza del popolo italiano ha rottamato il rottamatore votando "no" al referendum costituzionale salvando, di fatto, la Costituzione Italiana da uno degli attacchi più violenti subìti dalla Carta. Gli italiani puniscono Renzi, la Boschi e tutti i fautori della pessima riforma costituzionale.
Qualcuno, come anche il cantante Piero Pelù, ha sentito l'olezzo della P2 nella riforma. Chiunque può trovare il piano Propaganda 2, leggerlo, compararlo e tirare le proprie conclusioni.
In Italia ha votato il 68,48% degli aventi diritto. All'Estero, invece, il 30,74%. In media il 65,74% degli aventi diritto. Un voto di massa. Su 50.773.284 elettori ben 33.243.845 si sono recati alle urne. I "no" sono stati il 59,11%. I "si" 40,89%.
Il "no", in sostanza, si è affermato in 17 regioni su 20. Grande afflusso di elettori alle urne anche al Sud dove si sono registrate percentuali molto elevate.
Renzi, dunque, ha finito di governare ammesso che le sue dimissioni diventino efficaci al più presto. Quali sono gli scenari che si aprono? Renzi rimarrà in carica fino all'approvazione lampo della manovra. Ecco cosa potrebbe accadere:
- governo politico per arrivare alle elezioni riscrivendo una legge elettorale (e sarebbe ora di rimettere le preferenze);
- governo tecnico ossia "nominato" per la quarta volta di fila dal Presidente della Repubblica (ossia non si vota);
- governo di scopo per modificare l'Italicum (ricordandosi di reinserire le preferenze).
Il fallimento del governo Renzi è ormai sotto gli occhi di tutti. E' palese che gli italiani, dal rottamatore, si aspettavano degli interventi per il lavoro, per ridare un po' di benessere e, invece, hanno assistito al caos della "Buona scuola", ad una riduzione degli investimenti nella Sanità pubblica, alla cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Neanche governi di centrodestra avevano osato tanto.
Il 24 gennaio 2017 la Consulta di pronuncerà sull'Italicum dichiarandolo, alla luce del Referendum, incostituzionale. Il voto potrebbe essere fissato entro la prossima primavera.
G.B.F.