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Sacrosanto che la scuola sia in presenza. La sicurezza di studenti, docenti, personale amministrativo - però - non deve essere qualcosa di ideologico.
Era immaginabile che dopo un lungo periodo di festa, con i pochi controlli che si fanno, ci sarebbe stata una esplosione di contagi.
Lo pensavamo tutti, anche la signora Beppa con la seconda elementare, eppure a qualcuno deve essere sfuggito.
Forse era impegnato in qualche intervista o in qualche salotto tv.
Certo è che la scuola in presenza è stato il cavallo di battaglia del governo Draghi. Se si va in DAD qualcuno dovrà prendere atto del fallimento politico.
E in tutto ciò nessuno sta pensando alle famiglie che, con i figli in DAD, non avrebbero il tempo per organizzarsi.
Gli scenari possibili e praticabili potrebbero essere solo due: 1) riaprire le scuole in presenza come vuole il ministro Bianchi; 2) far slittare la riapertura di qualche giorno (non DAD ma vacanza) così da dare il tempo alle famiglie di organizzarsi per la DAD.
Staff
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