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Conclusione
Molti di questi conflitti, anche se meno noti rispetto a Gaza o Ucraina, sono alimentati da vecchie ferite coloniali, rivalità etniche, religiose, o lotte per il controllo delle risorse. In più d’un caso (Sudan, Myanmar, RDC, Rakhine), si profila il rischio concreto di genocidio o pulizia etnica.
La mancanza di una risposta internazionale efficace lascia intere popolazioni in balia della violenza.
Di bandiere da sventolare ce ne sarebbero di più.
Staff
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